Romandini: «Per il Vomano servono altri fondi»

L’AQUILA – Per sistemare il fiume Vomano servono altri soldi. Il ricorso dell’impresa Idresia, i pochi fondi rimasti (5 milioni di euro), le esondazioni e il terremoto, la darsena naturale creatasi in prossimità della foce e i cui rischi sono stati denunciati dal sindaco di Pineto, impongono interventi di urgenza ma anche una riconsiderazione delle priorità. E quanto sostiene l’assessore ai Lavori Pubblici della Provincia, Elicio Romandini, che questa mattina ha partecipato, assieme al presidente Valter Catarra, all’assessore alla Protezione civile, Vincenzo Falasca e ai sindaci di Roseto e Pineto, al vertice presso l’assessorato ai lavori pubblici della regione Abruzzo: «Una situazione davvero complessa – ha affermato l’assessore Elicio Romandini – aggravata dal fatto che dopo tutti questi anni e dopo gli eventi degli ultimi mesi, la somma residua del finanziamento, meno di 5 milioni, non è sufficiente a garantire un intervento adeguato. Abbiamo meno soldi per effetto dell’aumento dei prezzi e dobbiamo realizzare un maggior numero di interventi; un gap calcolabile attorno ai 5 milioni di euro. Su questi specifici aspetti presenteremo una relazione e una richiesta di integrazione di finanziamento alla Regione». Le situazioni peggiori sembrano essere alla foce, prima ancora che all’alveo e su questo fronte importante, nella scelta degli obiettivi e delle priorità, sarà il lavoro di mediazione tra i Comuni di Roseto e di Pineto, compito affidato al presidente Catarra: «Abbiamo riaperto un canale di dialogo e stiamo cercando di favorire una soluzione condivisa fra gli interessi contrapposti espressi dal Comune di Roseto e da quello di Pineto», ha commentato il presidente della Provincia. Da tempo, Monticelli denuncia i rischi derivanti dalla darsena ma contesta anche la presenza del "pennello" a mare e vorrebbevedere ridimensionato il porticciolo turistico di Roseto. L’assessore regionale Angelo Di Paolo, preso atto della necessità di non perdere altro tempo ha convocato un tavolo tecnico per il 10 settembre, alle 9, al quale parteciperanno tutti gli enti coinvolti.