Anche Sandro Santacroce contro la residenza sociosanitaria

TERAMO – La polemica sull’approvazione della residenza socio-sanitaria a Villa Mosca monta anche da parte di Rifondazione Comunista e il suo consigliere comunale, Sandro Santacroce, il quale, nel corso di una conferenza stampa ha inteso esprimere disappunto nei confronti del centro-destra, ma anche del centro-sinstra, per la posizione assunta su quello che considera di fatto un "via libera alla sanità privata a Teramo, in controtendenza a un commissariamento regionale avvenuto proprio a causa della sanità privata". Santacroce ha dichiarato di non essere stupito dalla Giunta comunale che per il consigliere starebbe "pagando il prezzo a qualcuno per la campgna elettorale", ma di ritenersi sconcertato per l’atteggiamento che definisce "ambiguo" da parte di alcuni consiglieri comunali (sia di centrodestra che di centrosinista) che esercitano la professione medica e che si sono astenuti sul via libera alla struttura sanitaria residenziale al momento del voto. "Un attegiamento – dichiara Santacroce – che farebbe pensare ad una ‘libertà vigilata’ dei consiglieri nel loro assenso al piano integrato e che si presta alle ipotesi piìù disparate". Ma la distanza politica di Santacroce si manifesta anche contro i colleghi all’opposizione del Pd, che nel votare contro, "non ha mostrato pregiudizi sulla sanità privata, quanto piuttosto sulla ‘contropartita’ritenuta insufficente offerta al Comune dalla ditta privata"."Non è possibile che il centrosinistra ritenga possibile l’intervento privato nella sanità – ha concluso Santacroce – auspiachiamo invece in un sussulto della società civile contro quanto sta succedendo con l’amministrazione comunale di Teramo".

 

 

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