Polo scolastico: «Va contrastato duramente con un movimento cittadino»

TERAMO – Polo scolastico: per i Per Davvero dopo il nuovo teatro, il polo sanitario di Villa Mosca e la Società di Trasformazione Urbana, si tratta di un’altra operazione speculativa da parte dell’amministrazione di centro-destra che va contrastata con una dura opposizione istituzionale, ma anche con la creazione di un forte movimento cittadino che non escluda petizioni popolari o addirittura un referendum. L’associazione politica ritiene che dietro ”una campagna mediatica dai toni falsamente allarmisti” la giunta comunale starebbe sostenendo la nascita di un polo scolastico giustificato dalle esigenze di adeguamento degli edifici alle nuove norme di sicurezza antisismiche e dalla eliminazione del traffico nel centro storico. Il traffico però, secondo quanto sostengono in una nota i Per Davvero, non va eliminato, bensìù regolato e reso più fluido dal momento che la viabilità automobilistica è fondamentale per la vitalità di una città moderna. Eliminare, inoltre, le scuole dal centro storico, significa per i Per Davvero sferrare un colpo a favore del depauperamento urbano dal momento che le scuole, così come gli uffici pubblici, le attività commerciali sono elementi caratterizzanti dei centri abitati. ”Eliminare ogni servizio che è causa di un problema significa azzerare la funzione stessa di un centro urbano si legge nella nota dell’associazione –  soprattutto se questo è  capoluogo di provincia, già fortemente penalizzato nel recente passato con la delocalizzazione in altre città o in periferia di importanti uffici pubblici. Eliminando anche le scuole dal centro – prosegue il comunicato dei Per Davvero – avremo conseguenze negative per l’indotto economico legato al mondo della scuola, ma anche costi sociali elevati venendo a mancare quel gioioso vociare di bambini che nell’ora di uscita fa assaporare alcuni aspetti del senso della vita”. Per quanto riguarda il problema traffico, sostengono ancora i Per Davvero, la costruzione del polo scolastico non rappresenterebbe una valida soluzione per lo snellimento dal momento che le auto, invece di essere diluite in prossimità delle scuole sparse in città, si concentrerebbero tutte a ridosso del polo. Per quel che riguarda l’adeguamento alle norme di sicurezza delle scuole, i Per Davvero ritengono che, tranne per l’edificio della scuola media Savini, su tratta di un obiettivo che si può comunque raggiungere investendo risorse misurate e che comunque per attenersi alla nuova normativa sismica,si dovrebbe rendere inagibile più del 70% del patrimonio edilizio nazionale sia pubblico che privato. ”Crea stupore  – si legge nel comunicato degli esponenti dell’associazione – l’atteggiamento dell’amministrazione comunale che, dopo aver speso notevoli somme per gli adeguamenti scolsatici, dà avvio ad ulteriri procedimenti di project-financing con soggetti privati svendendo edifici ed aree pregiate del centro storico e della periferia più prossima”. Una prassi, quella del project-financing, che i Per Davvero ritengono serva a legittimare operazioni “altrimenti fuori legge”.La proposta formulata è dunque quella di “bloccare l’operazione speculativa poli scolastici”, coinvolgendo le istituzioni ma soprattutto mobilitando i cittadini contro operazioni di “smantellamento del sistema scolastico cittadino”.