Cordoni: "Cosa si nasconde dietro il polo scolastico?"

TERAMO – "Chiarezza sul polo scolastico" è quanto chiede il coordinatore comunale dell’Idv, Siriano Cordoni nel corso di una conferenza stampa convocata con l’obiettivo di allargare il dibattito sul polo alle forze sociali e alle realtà del territorio. Per Cordoni infatti il polo scolastico è un progetto che stravolge la viabilità, i trasporti e le abitudini familiari, aspetti di portata notevole dunque e che per il capogruppo dell’Idv non possono essere di esclusivo appannaggio del Consiglio comunale. "Chiediamo al sindaco cosa si nasconde dietro il polo scolastico – ha dichiarato Cordono nel corso della conferenza stampa – e che faccia chiarezza su quante strutture ha in mente di far nascere e dove collocarle. Aspiachiamo inoltre – ha proseguito Cordoni – che venga fatta chiarezza sulle motivazioni con le quali la Giunta ritiene di sostenere l’esigenza di un polo scolastico, dal momento che un ulteriore project financing serve solo gli interessi di un’altra speculazione edilizia, mentre se ci sono motivazioni legate alle precarie condizioni degli edifici, è giusto che i cittadini siano messi al corrente". Per Cordoni, in tal caso, no si tratterebbe più di un problema di programmazione futura, ma di sicurezza, in tal caso anche l’opposizione potrebbe essere disponibilie a riconsiderare le posizioni contrarie motivate da un eventuale carattere d’urgenza. Tuttavia per Cordoni e gli altri esponenti dell’Idv si tratta di un dibattito che esige la convocazione delle realtà territoriali per rispetto del territorio. in questo caso, concorde è la sua posizione con quanto espresso dai Per Davvero sul polo scolastico che in merito in una nota dichiarano che "se il polo scolastico s’ha da fare, visti i risvolti negativi economici e sociali di interesse generale , occorre un largo consenso popolare, un giudizio della città, quindi una ampia fase di democratico dibattito con le associazioni di categoria, le associazioni culturali, i comitati di quartiere, i consigli d’istituto delle scuole interessate, i cittadini tutti". "Se si vuole essere amministratori di tutta la città – dichiarano ancora i Per Davvero – non si può non ascoltare chiunque avanzi seri dubbi sulla bontà di una decisione che, se fosse presa, assicurerebbe a Teramo il triste primato di una città vuota".