Assistenza domiciliare psichiatrica: bilancio positivo per la Asl di Teramo

TERAMO – Bilancio positivo per l’assistenza domiciliare psichiatrica, il progetto pilota partito dalla Regione Abruzzo e portato avanti dalla Asl di Teramo che ha riconosciuto nel servizio, diretto dal Dipartimento di Saluto Mentale, un innalzamento dei livelli di assistenza. L’assistenza domiciliare psichiatrica è condotta dalla Cooperativa Filadelfia che secondo l’appalto di affidamento occupa in particolare della riabilitazione psico-sociale, del monitoraggio della salute psichica, della prevenzione igienico-sanitaria e dell’assistenza sociale e che si occupa della di report semestrali che consentono di tracciare un bilancio del lavoro portato avanti, un bilancio illustrato nel corso di una conferenza stampa dal direttore del dipartimento di Salute Mentale, Francesco Saverio Moschetta, e da Enzo Marcozzi, direttore della cooperativa. Per quanto riguarda gli interventi giornalieri, nell’annualità 2008 si evidenzia una media di 810 interventi mensili, valori in crescita rispetto il 2007, e sui quali è forte l’incidenza  dell’assistenza sanitaria che pesa per un 39% e che riguarda la somministrazione dei farmaci in base ai piani terapeutici, l’accompagnamento per le visite mediche, il recapito a domicilio dei farmaci e il monitoraggio dei parametri vitali. Gli interventi educativi rappresentano invece il 31% del totale e testimoniano l’attenzione alla persona e ai processi psichici come l’educazione all’igiene personale e il contenimento dell’emotività. Nei primi mesi del 2009 è stato inoltre realizzato un studio sui pazienti presi in carico all’assistenza domiciliare in relazione ai ricoveri psichiatrici. Su un totale di 68 pazienti monitorati è emerso che nei due anni precedenti all’avvio del programma domiciliare, la media annuale dei giorni di ricovero per paziente si attestava sui 10-11 giorni, mentre al termine del 7 anno i tempi di durata del ricovero si aggirano sulla media di una mezza giornata. Dall’indagine del 2008 sul livello di soddisfazione dell’utente, in particolare dei familiari degli assistiti, è emerso infine che il livello di soddisfazione in una scala di valori cha va da 1 a 5 si attesta su un punteggio di gradimento di 4,5. Soddisfatto il direttore generale della Asl, Mario Molinari, per il lavoro svolto durante il programma giunto ormai all’ottavo anno di applicazione ma che, secondo Moschetta, soffre per la carenza del personale a disposizione dal momento che per garantire una piena afficenza del dipartimento servirebbero ancora 8 medici psichiatri strutturati, 5 psicologi, 8-9 assistenti sociali, 15 infermieri e in particolare 8 o 9 tecnici della riabilitazione psichiatrica, una figura di cui si sente particolarmente il bisogno dal momento che adesso c’è una sola figura dedicata messa a disposizione dalla cooperativa. Il problema dei problemi resta ancora la neuropsichiatria infantile per il quale manca completamente una figura preposta, un buco nero per la salute mentale dalle ripercussioni negative che incidono significativamente sulla capacità di prevenzione.