Rifondazione Comunista torna a dire "no" alla sanità privata in provincia di Teramo

TERAMO – "Mentre tutto l’Abruzzo ripensa alla Sanità e Venturoni parla di chiusura degli ospedali, il Pdl teramano autorizza nuove strutture sanitarie private". Rifondazione Comunista torna a parlare di sanità nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il consiglire regionale del partito, Maurizio Acerbo, il consigliere comunale Sandro Santacroce, i segretari provinciale e comunale, Elisa Braca e Filippo Torretta e un esponente del comitato per la Salute della Val Vibrata, Mariano Santoro, uniti per dire "no" alla sanità privata in provincia di Teramo. "Non condiviadiamo la posizione dell’assessore comunale all’Urbanistica, Corrado Robimarga – spiega Sandro Santacroce – il quale circoscrive l’autorizzazione del Comune alla sola realizzzione della struttura, ma non alla destinazione d’uso, che invece sarebbe appannaggio della Regione". Per gli esponenti di Rifondazione si tratta di "una presa in giro" e non basterebbero le rassicurazioni dell’assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni, che ha eslicitamente dichiarato che "non autorizzerà mai la struttura privata". "E’ chiaro che l’assessore dichiari di non autorizzarela struttura – dichiara Santacroce – è una posizione facile dal momento che è evidente che i tempi per la realizzazione dell’edificio a Villa Mosca sono tali che molto probabilmente non sarà più Venturoni a rispondere politicamente di questa decisione, ma il suo successore".