Ruffini: "lacrime e sangue nel nuovo piano sanitario regionale"

TERAMO – Non concorda il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini, con l’ottimismo che l’assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni, avrebbe mostrato relativamente il contenimento dell deficit sanitario nel corso di un intervento fatto nell’ambito della riunione della Commissione Affari sociali –Salute. Nel nuovo piano sanitario per Ruffini si prevedono lacrime e sangue dovendo rientrare la Regione nel parametro nazionale del 3 per mille posti letto per i malati acuti. “Venturoni non fa nessun mistero dicendo che si chiuderanno diversi piccoli ospedali e che gli stessi saranno trasformati in poliambulatori dove non è certo nemmeno il servizio del pronto soccorso – dichiara in una nota il consigliere del Pd – la panacea della sanità abruzzese per Venturoni sarebbe la costruzione di 5 nuovi ospedali (Vasto,Lanciano,Sulmona,Avezzano,Giulianova,) che permetterebbero una gestione meno costosa, ma nulla si dice per le attuali difficoltà di carenza del personale e di attrezzature tecnologiche”. In merito al rapporto con le cliniche private, per Ruffini esisterebbero già gli strumenti legislativi per porre nei confronti di Villa Pini la revoca delle convenzioni, dal momento che, non pagando i dipendenti, Angelini non sarebbe in regola con il Durc e dal momento che sarebbero già stati accertati una serie di ricoveri inappropriate. “E’ necessaria una legge nel settore della sanità privata convenzionata – dichiara infine Ruffini – per individuare non solo gli ammortizzatori sociali ma sopratutto la ricollocazione del personale nell’ipotesi di revoca delle convenzioni con Villa Pini.