Sanità: stop all’accreditamento per le cliniche che non pagano i dipendenti

TERAMO – Con 23 voti favorevoli, il Consiglio regionale approva la legge che blocca gli accreditamenti della Regione alle cliniche private che non pagano i dipendenti. Un risultato importante quello ottenuto dall’assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni, dal momento che è stato proprio lui a sollecitare l’istituto della sospensione nel progetto di legge introdotto per " tutelare i lavoratori, ma anche la Regione e le Asl dalle cliniche private che finora avrebbero utilizzato i dipendenti per forzare i contenziosi e di conseguenza i bilanci regionali. ”La priorita’ di questa legge – ha dichiarato Venturoni intervenendo in Consiglio regionale sulla modifica e integrazione delle legge 32 del 2007 sull’accreditamento delle cliniche private – e’ di rimettere al centro regole precise, perche’ dobbiamo dare certezza e dire basta a situazioni non chiare”. L’assessore Venturoni ha poi spiegato l’istituto della sospensione previsto nel progetto di legge: ”Il processo di sospensione e’ previsto per far si’ che da una parte il datore di lavoro abbia il tempo di garantire gli stipendi ai lavoratori e dall’altra alla Giunta regionale e alle Asl di competenza di avviare un programma di ricollocazione dei malati e delle prestazioni sanitarie”.
”Ci troviamo a questo punto – ha aggiunto Venturoni – perche’ dobbiamo definire una volta per tutte i rapporti tra pubblico e privato in un settore importante e vitale per la nostra regione. Finora le regole non sono state rispettare, non sono stati rispettati i budget di contenimento della spesa, non sono stati rispettati i contratti di lavoro. A questa situazione – ha ammonito – noi abbiamo il dovere di dire basta e chiarire una volta per tutte che l’imprenditore che avvia un rapporto con la Regione Abruzzo deve avere dei diritti e dei doveri da rispettare. Mi sembra che finora i diritti abbiano avuto una netta preminenza sui doveri sfociando, in alcuni casi, in abusi che questa Giunta non potra’ mai tollerare”.
“Con l’approvazione di questa legge siamo i primi amministratori ad assumersi direttamente le responsabilità – ha dichiarato il presidente della Regione, Gianni Chiodi, nel suo intervento sul blocco degli accreditamenti – questa legge ha il compito principale di disegnare un percorso piu’ chiaro di sanzioni nei confronti di chi non rispetta le regole e di chi non paga i dipendenti. Rivendico con forza questa assunzione di responsabilita’ a fronte della poca chiarezza delle regole precedenti e nei confronti di lavoratori che da mesi non percepiscono alcun emolumento. L’obiettivo del nostro intervento legislativo – ha concluso il Presidente della Regione – e’ stato quello di fissare sanzioni precise nei confronti di chi non paga i dipendenti”.