Domani la giornata internazionale contro la violenza sulle donne

TERAMO – Stupri tra le mura domestiche, e molestie fin famiglia ma anche fuori. E’ sempre fosco lo scenario delle violenze sulle donne rilevato dalle statistiche nazionali e confermato dai dati del Centro Antiviolenza “La Fenice” nato a Teramo grazie alla Provincia. Oltre 100 richieste di aiuto sono giunte al centro in un anno e mezzo di attività e nel 95% dei casi è emerso che spesso la violenza è esercitata dal partner: marito, convivente, fidanzato e nella stragrande maggioranza dei casi segnalati la violenza si registra in una fascia sociale medio-alta. Su 100 donne che hanno contattato La Fenice, 65 hanno effettuato il colloquio di accoglienza,  48 donne sono state quelle “prese in carico” (apertura cartella personale, valutazione, coinvolgimento della psicologa o del legale, colloqui sociali ripetuti) e 14  sono state indirizzate verso servizi territoriali. Allo stato attuale sono 18 le donne che stanno seguendo un percorso di sostegno presso il centro antiviolenza.  La fascia d’età delle utenti è ricompresa  i 41 e i 55 anni ma sono quelle fra i 18 e i 30 anni le più risolute mentre le donne che hanno figli piccoli, spesso dipendenti economicamente dal partner, hanno maggiori difficoltà sia a rivolgersi ad un centro di assistenza sia a denunciare situazioni di violenza. Delle donne assistite 28 hanno figli. La violenza denunciata  è per lo più fisica; in 2 casi ha riguardato donne in stato di gravidanza, 6 donne invece hanno denunciato lo stato di “soggezione economica”  nel quale le aveva relegate il partner appropriandosi anche del loro reddito e lesinando il necessario per vivere. Solo 10 le donne che si sono rivolte ad una struttura sanitaria per far certificare la violenza fisica. In occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” in programma domani, su iniziativa delle Nazioni Unite,  l’assessorato alle Politiche Sociali della Provincia sottolinea il suo impegno contro questo fenomeno tracciando un primo bilancio del servizio. “Dal Centro La Fenice alla Rete istituzionale costituita la scorsa settimana esiste un preciso impegno della Provincia per contribuire ad arginare il fenomeno –ha dichiarato il vicepresidente con delega alle Politiche sociali, Renato Rasicci – grazie al protocolo d’intesa sottoscritto anche dal presidente del Tribunale di Teramo, abbiamo uno strumento in più per rendere più efficaci gli strumenti della prevenzione, dell’assistenza e del controllo”.   La rete istituzionale contro la “violenza di genere” è nata a conclusione di un progetto “T.E.R.R.A.” ,  finanziato dal dipartimento per le Pari Opportunità, con l’obiettivo di creare un “collegamento stabile fra istituzioni, enti, associazioni ed organizzazioni per la messa in atto di procedure operative e azioni preventive contro la violenza verso le donne”.Il Centro “La Fenice”, nato nel 2008, fa parte della Rete nazionale antiviolenza, è gratuito e garantisce l’anonimato a chi vi si rivolge, accoglie donne di tutte le età, italiane e immigrate, vittime di ogni forma di sopruso in famiglia, nel posto di lavoro, nella società. I servizi offerti vanno dal sostegno nel percorso di uscita dalla violenza, alla consulenza psicologica e assistenza legale, alla mediazione culturale, ma anche ospitalità nei casi di emergenza. Il Centro antiviolenza si contatta telefonicamente al 1522 oppure 0861.029009.