Favorire l’integrazione tra i banchi di scuola

TERAMO – L’integrazione nasce fra i banchi di scuola,dove si possono apprendere le differenze delle diverse culture ma condividere i principi che sono indispensabili a garantire una convivenza pacifica e serena. Per questo l’assessorato alle Politiche sociali della Provincia, anche alla luce dei recenti episodi accaduti fra Alba Adriatica e Martinsicuro, ha predisposto un progetto che consentirà l’attivazione di un servizio di "mediazione culturale" in 28 direzioni didattiche nelle quali i bambini immigrati rappresentano, in media,  il 10% del totale con punte del 28% a Martinsicuro, del 20% a Campli, del 17% ad Alba Adriatica, Sant’Omero e Colonnella.  A rispondere all’appello dell’assessore Renato Rasicci sono state tutte le direzioni scolastiche della costa, ma anche alcune delle aree interne e della fascia pedemontana. In totale saranno coinvolti 17.179 alunni dei quali 1.759 appartengono a comunità diverse da quella italiana.
Fra le problematiche evidenziate c’è soprattutto la mancanza di conoscenza della lingua italiana e l’assenza di un rapporto fra la scuola e le famiglie di alunni stranieri. A questo si aggiunge una impennata di iscrizioni da parte di studenti stranieri che porta la scuola a doversi confrontare con sistemi culturali, e linguistici. Da qui la necessità dei mediatori linguistici e culturali  che possano in primo luogo agevolare lo studio della lingua italiana, intesa come “lingua di contatto” e in secondo luogo favorire l’inserimento dello studente straniero in classe. Il servizio di mediazione – per il quale la Provincia investe 25.485 euro per un totale di 1.699 ore nell’anno scolastico 2010 –  servira’, quindi, anche a  migliorare la relazione tra scuola e famiglie straniere e a facilitare la comprensione della cultura ospitante e dei doveri connessi delle normative vigenti. Per scegliere i mediatori, la Provincia, ha bandito una selezione la cui domanda, scaricabile dal sito dell’ente insieme al bando, deve essere presentata entro il 22 dicembre. Saranno selezionati 10 mediatori culturali, 3 di lingua cinese, 3 di lingua albanese; 2 di lingua rumena e 2 di lingua araba.  La selezione avverrà sulla base di apposito colloquio e sulla valutazione di un progetto-tipo di mediazione che dovrà contenere elementi di comunicazione e pedagogia interculturale.