La Procura deferisce Di Luca e chiede tre anni di squalifica

TERAMO_ L’Ufficio di Procura Antidoping ha disposto il deferimento dell’atleta Danilo Di Luca al Tribunale Nazionale Antidoping del Coni per il riconoscimento delle sue responsabilità in ordine alle violazioni della normativa antidoping, a seguito della accertata positività per presenza di Eritropoietina ricombinante di tipo Mircera, in occasione di due controlli ematici antidoping "in competition" disposti dall’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) durante lo svolgimento del Giro d’Italia 2009, nelle tappe del 20 e 28 maggio 2009 rispettivamente con arrivo a Torino ed a Silvi Marina, con richiesta di tre anni di squalifica, nonché l’invalidazione automatica dei risultati agonistici da lui ottenuti. Inoltre per il ciclista abruzzese è stata chiesta la condanna al pagamento della sanzione economica ed ai costi relativi alla gestione del risultato secondo quanto sarà determinato dalla stessa Federazione Internazionale.