«Regione e Provincia senza rapporti con lo sport»

TERAMO – Specifica subito che non sta chiedendo contributi ma l’adesione o, meglio, la condivisione di un progetto perchè quel concetto di marketing territoriale di cui molto spesso politici e dirigenti di entipubblici si riempiono la bocca, resta boccia morta quando si tratta di valutarne non soltanto i costi  ma soprattutto i benefici. Il j’accuse del presidente del Teramo Basket, Carlo Antonetti, è il dare voce ai pensieri che stazionano nella mente di molti dirigenti delle società sportive di Serie A – e nel Teramano ce ne sono quattro – che portano avanti stagioni agonistiche ma anche e soprattutto attività sociali, culturali e di promozione del prodotto locale senza lo straccio di un sostegno da parte della Regione e della Provincia. «Il Comune è statoo più sensibile al nostro progetto – ha detto Antonetti in conferenza stampa -, almeno parzialmente viene incontro a parte delle nostre esigenze, coprendo il 60% di nostri costi per l’utilizzo degli impianti sportivi. Ma la Regione e la Provincia non ci sono, zero assoluto». Il presidente della società cestistica teramana, che quest’anno ha raggiunto anche la qualificazione in Eurocup, si riferisce alla legge regionale 19 del 2004, la cosiddetta legge di Serie A, che erogava il sostegno economico per le squadre che in Abruzzo partecipano da almeno tre anni a campionati di Serie A e la BancaTercas, la Teknoelettronica, la Ledaercoop e l’Aran Pineto erano tra queste. «Da due anni non ci sono soldi, la legge non viene rifinanziata, mentre le società portano sulle maglie il logo Abruzzo, sottraendo risorse alle casse societarie. Ma il nostro non è un discorso economico, la BancaTercas Teramo va avanti lo stesso. Il problema è che non si sfruttano quelle occasioni importanti per promuovere il prodotto territoriale: in un mese Teramo ha giocato contro quattro capitali europee, Nicosia, Berlino, Istanbul e Roma. Qualcuno ha pensato di cogliere l’occasione della nostra trasferta a Berlino per promozionare lì, in Germania, il prodotto abruzzese?». La Provincia,, per Antonetti, non è da meno. «C’era il progetto ‘Teramo provincia di serie A’ che è vissuto tre anni e poi è finito. Anche qui: non si tratta di contributi ma di investire su un  progetto: lo sport ha fatto la sua parte, le Istituzioni no». La risposta più comune delle istituzioni è la crisi, il deficit delle casse regionali: «Ma il messaggio dovrebbe essere contrario – ha aggiunto Antonetti -: se c’è la crisi il metodo migliore per uscirne è investire, soprattutto per dimostrare sotto il profilo delle imprese che il prodotto abruzzese e teramano è appetibile». Chiediamo uno sforzo: la Regione rifinanzi la legge di Serie A, la Provincia faccia altrettanto con Teramo provincia di serie A e il Comune aumenti il proprio contributo.