Riapre la Pinacoteca civica

TERAMO – Nuova inaugurazione per la Pinacoteca civica di Teramo che riapre le porte alla città sabato prossimo con una mostra dal titolo "Il recupero delle passate stagioni", un progetto espositivo che prevede percorsi tematici funzionali all’offerta formativa che si intende potenziare nei confronti delle scuole oltre che verso segmenti di utenza maggiormente diversificati. L’annuncio è stato reso da sindaco, Maurizio Brucchi, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto della progettualità urbanistica emersa da "Cult", il pecorso culturale tracciato dalla precedente amministrazione, e ripreso da Brucchi con l’obiettivo di portare alla luce i siti e le opere più significative del patrimonio culturale teramano. Interventi urbanistici dunque, che hanno consentito al sindaco di annuciare che entro marzo sarà consegnata la sala Ipogea più piccola, che sono a buon punto i lavoro del castello Della Monica (sono terminati gli inteventi di consolidamento) e che entro i primi giorni di aprile è prevista anche l’apertura dei siti archeologici teramani in concomitanza con un appuntamento, voluto dalla Soprintendenza ai beni Culturali, che fissa per i giorni del 6 e 7 aprile l’apertura di tutti i siti abruzzesi. Progetti dunque che per il sindaco stanno prendendo forma e che saranno coronati dalla nascita del nuovo Teatro. Intanto il primo cittadino è in una fase interlocutoria con il vescovo di Teramo, monsignor Michele Seccia, che si è dichiarato favorevole alla proposta di Brucchi di valorizzare meglio il duomo attraverso una nuova illuminazione. Adesso però è il momento di tenere gli occhi puntati sulla Pinacoteca e sul processo di rivitalizzazione che la investe, rinnovameno che poggia su due elementi chiave: la virtualità e i percorsi tematici. La virtualità è un elemento caratterizzante di cui è particolarmente orgogliosa la direttrice del Museo Civico di Teramo, Paola Di Felice, che ha illustrato la funzionalità di 3 schervi installati all’internodel museo e che consentiranno ai visitatori di navigare nelle sale e nelle schede documentali dei dipinti, ma anche di essere introdotti alla lettura del codice visivo delle sculture presenti. I nodi tematici invece passano dall’iconografia della Modonna con il bambino, ai paesaggi, fino ai ritratti e alle sculture di Crocetti e Pagliaccetti. Circa 70 opere esposte e che costituiscono il nucleo centrale di un patrimonio fatto di 450 opere e che prenderanno vita periodicamente nelle mostre temporanee e negli eventi che saranno allestiti successivamente.