Giro di vite sui permessi agli invalidi: oltre la metà sono fantasma

TERAMO – Oltre 650 dei 1.556 permessi comunali rilasciati ai portatori di handicap sono intestati a persone decedute o emigrate e soltanto 20 di questi sono stati riconsegnati, come prevede la legge, all’ufficio che li ha emessi. E’ quanto emerge da un’indagine avviata dal sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi e affidata ai consiglieri comunali Franco Fracassa e Gianni Agostinelli. L’intento è stato quello di censire il numero ma soprattutto tutelare i veri diversamente abili. Che significa smascherare coloro che fanno uso improprio del permesso o addirittura ne usano uno falso. E’ infatti polemica vecchia quella dell’utilizzo dei tagliandi arancioni e neri con il simbolo della carrozzina, esposti su parabrezza di macchine a bordo della quali non viaggiano invalidi ma parenti normodotati se non addirittura nemmeno lontanamente parenti di disabili. Il Comune adesso ha deciso di far rispettare la legge, che parla chiaro: per essere valido e dar diritto a tutte quelle agevolazioni sul transito e sulla sosta, il permesso deve essere esibito o apposto dall’invalido titolare, sia esso alla guida o trasportato sul mezzo. In sua assenza sul mezzo il tagliando non ha alcun valore. Chi lo usa senza diritto è passibile di denuncia penale. Il giro di vite va nel senso della razionalizzazione del rilascio dei permessi: ne ha diritto chi ha effettivamente capacità di deambulazione sensibilmente ridotta, che va dimostrata dall’ufficio medico-legale della Asl territoriale di riferimento. Il contrassegno è valido 5 anni, per ogni rinnovo è necessario fornire la nuova e aggiornata documentazione sanitaria prevista. Il forte sospetto è che in questi anni dei contrassegni di invalido sia stato organizzato un vero e proprio traffico: famiglie che hanno duplicato il pass per ogni mezzo in possesso, scannerizzato o fotocopiato a colori quello di amici o conoscenti in modo da trarre in inganno i verificatori. Adesso il Comune passa al contrattacco. La seconda fase, dopo il censimento, è la verifica di che fine hanno fatto gli altri circa 640 tagliandi non riconsegnati, se i restanti 850 siano in possesso di chi effettivamente ha il riconoscimento dell’invalidità. E i pass attualmente in circolazione: saranno sostituiti, con altri di moderna tecnologia anti-copia e contraffazione, che saranno consegnati a chiamata o a richiesta dopo l’esibizione della certificazione necessaria. In modo tale che quelli circolanti, ed eventualmente falsi, saranno carta straccia.