TERAMO – “In città occorre istituire un servizio educativo domiciliare per l’infanzia”. E’ quanto sostiene Alberto di Croce dell’Idv, intervenuto in una nota per sollecitare l’attivazione del servizio di assistenza e che per Di Croce “potrebbe dare lavoro subito a 300 donne senza costi per gli enti pubblici e risolverebbe il problema della mancanza di posti nei nidi di infanzia”. In sostanza, come spiegato nella nota, si tratta di un servizio di assistenza, educazione e socializzazione diretta a un numero variabile di 3 – 5 bambini di età compresa fra i 3 mesi a i 3 anni, gestito da mamme adeguatamente “professionalizzate” all’interno delle proprie abitazioni. Un servizio dunque che per Di Croce contribuisce alla creazione di un lavoro regolare per molte donne le qual sarebbero tenute unicamente ad iscriversi in un apposito registro e a partecipare ad un corso formativo. “L’Idv ha presentato da molti mesi un progetto di legge a tal proposito – sostiene Di Croce – ma non trova spazio in agenda da parte della Giunta regionale guidata dal presidente, Gianni Chiodi” L’auspicio dunque è quello che ci sia un ripensamento e che l’imminente approvazione del Piano sociale offra spazio ad un servizio che, per l’esponente dell’Idv, si propone di valorizzare in primo luogo la centralità della famiglia e contribuire ad allievare una crisi economica che ha colpito in primo luogo le donne”.
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