TERAMO – L’ennesimo atto vandalico, di chi non sa che fare e che sfoga i suoi problemi con e bombolette spray cntro i muri: non con schizzi artistici, come i più blasonati writers, ma con frasi invettive, motti nostalgici, minacce e simboli che avranno anche un fascino retrò ma sono soltanto insulto alla cosa pubblica. E’ successo nella centralissima piazza Martiri, stanotte, e l’obiettivo della scritta è stato il palazzo vescovile. Vernice nera per ricordara la data dell’ordinanza comunale sul divieto di uso di schiuma nel periodo di Carnevale e quella della rissa all’esterno di una discoteca, culminata con l’accoltellamento di due giovanissimi. Il parallelo tra le due date, sinceramente incomprensibile, non si è compiuto per l’arrivo degli agenti della squadra volante che hanno beccato due giovani mentre agivano con le bombolette. Accompagnati in questura e identificati, sono stati denunciati per danneggiamento aggravato: contro di essi il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ha già annunciato che si costituirà parte civile. Secondo alcune indiscrezioni, i due giovani teramani sorpresi farebbero parte dell’area di estrema sinistra.
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