Crisi, per Chiodi la Val Vibrata deve rendersi competitiva

TERAMO – "La Regione non ha dimenticato la Vibrata anche se certamente è un territorio la cui vocazione non può essere più poggiare esclusivamente sull’industria tessile". E’ quanto ha dichiarato a Teleponte, durante la trasmissione "4 Giorni", condotta il lunedì dal direttore, Walter Cori, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, chiamato a rispondere dai giornalisti sul mancato sostegno alla Val Vibrata, denunciato dal Pd in relazione ai fondi previsti nel documento di sviluppo del masterplan."Abbiamo ritenuto che ci fosse una menzione per la Valle Peligna, il cui polo industriale meritava un segnale di attenziane. Per la Vibrata abbiamo disegnato linee strategiche – ha detto Chiodi – i fondi sono stati messi sugli assi (competitività, internazionalizzazione..). Non ci sono assi dedicati a territori particolari – ha puntalizzato  – ma vogliamo siano le comunità a presentare progetti condivisi. Se i progetti saranno tali da rilanciare la competitività di un territorio, allora saranno finanziati". Nei progetti del governatore, dunque, c’è la voglia di stimolare "dal basso", dai territori, i progetti strategici di rilancio e a proposito "dell’occhio di riguardo in relazione alla teramanità dell’esecutivo regionale" Chiodi ha replicato: "Da presidente ho lo stesso dovere verso tutti, sicuramente però adesso Teramo ha un peso politico che non avava in passato. Avere occhi di riguardo è un vecchio modo di fare politica che non fa bene a nessuno". Sereno si è dichiarato il governatore poi per quello che riguarda la situazione interna al Pdl. "Non intravedo una rissosità che invece si osserva in altre classi politiche, anche se molti attori riferiscono ai giornali cose diverse. Sicuramente possono essere migliorati alcuni aspetti organizzativi, ma la maggioranza è stabile e compatta". Stessa cosa ha dichiarato Chiodi per Teramo, dove "i risultati ottenuti dal Pdl sono stato il frutto di una squadra coesa". Tuttavia qualora i contrastri dovessero "creare problemi amministrativi – ha detto Chiodi – non esiterei a prendere provvedimenti in qualità di membro dell’Ufficio di presidenza del Pdl". Chiodi poi ha sgombrato il campo dalle possiblità ventilate circa un rimpasto o un allargamento di Giunta dopo le elezioni."Non ci saranno allargamenti o rimpasti – ha detto chiaramente il governatore – sono cose che non si escludono nel corso della dialettica politica ma che al momento non ci sono". Il governatore ha infine promesso provvedimenti veloci per i lavoratori dei centri San Stefar, per i quali ha escluso che possano essere riassorbiti dal sistema sanitario pubblico, ma erogano servizi essenziali che il pubblico non è in grado di offrire e dunque dovranno continuare nel loro lavoro assistenziale. Da qui l’impegno a trovare presto una via d’uscita, via d’uscita che è meno immediata per i lavoratori di Villa Pini, situazione questa sulla quale va costruito un modello di sanità sostenibile che sia commisurato al fabbisogno reale degli abruzzesi.