TERAMO – Il ruolo e le potenzialità della figura dei mediatori sono al centro di un convegno, dal titolo “La mediazione interculturale in Abruzzo: quale riconoscimento?”, promosso dalla Provincia e dalla Casa circondariale di Teramo e patrocinato dalla Regione Abruzzo, in programma lunedì nell’auditorium “Alessandrini” dell’Itis di Teramo.Favorire processi di coesione sociale, di integrazione e di tutela delle pari opportunità, sono i compiti della mediazione interculturale, un’esperienza che in Italia è iniziata con la legge sull’immigrazione del 1998 e che ha istituzionalizzato la figura dei mediatori. Tra queste è da annoverare anche l’esperienza teramana, che vede coinvolti i mediatori in diversi ambiti e sedi (dai Centri per l’impiego della Provincia alla Questura, dalle scuole al carcere). In provincia lavorano attualmente una trentina di mediatori, di cui la maggior parte con incarichi di lavoro saltuari. Proprio la discontinuità di impiego ed il rischio di interventi effettuati da figure non professionali sono alcuni dei problemi in discussione sui quali, da parte della categoria, si chiedono chiarezza e una regolamentazione specifica a livello regionale. Al convegno, informa una nota, interverranno anche il vice presidente e assessore alle Politiche sociali, Renato Rasicci e l’assessore al Lavoro e alla Formazione Eva Guardiani.
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