TORTORETO – Ha lasciato la sua macchina, una Renault Megane, sulla corsia di marcia dell’autostrada, in direzione nord, ha scavalcato il parapetto del viadotto e si è lanciato nel vuoto: sapeva che non avrebbe avuto scampo, che quel salto di oltre 70 metri sarebbe stato mortale. Ma era quello che cercava, R.S., 34 anni, originario di Montorio ma residente a Teramo. All’una della scorsa notte, altri automobilisti di passaggio, hanno pensato a un’auto in panne sulla carreggiata nord dell’autostrada e hanno segnalato la presenza di quella macchina ferma alla centrale operativa del Coa. Quando gli agenti della Polizia autostradale hanno raggiunto il posto, il tragico presentimento ha invaso la mente degli agenti: era l’ennesimo disperato gesto. E come spesso accade in questi casi, adesso si diffonde la descrizione personale del giovane: stimato, tranquillo, una famiglia molto unita con moglie e due figli. Ma con un punto interrogativo alla casella della situazione interiore, su cosa veramente provasse dentro. La salma è stata composta all’obitorio dell’ospedale di Giulianova.
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