E’ caccia a uno psicopatico

TERAMO – Per individuare l’assassino di Adele Mazza, la tossicodipendente teramana di 49 anni strangolata e fatta a pezzi, bisogna seguire anche il profilo di uno psicopatico. Se è vero che le indagini sono rivolte principlamente nel mondo della droga e della prostituzione, non manca l’individuazione, in questi ambiti, di chiunque possa avere quelle caratteristiche da malato psichiatrico che distiguono la ‘firma’ di questo delitto.
IL CADAVERE FATTO A PEZZI, PRIMO DEGLI INDIZI – Basta analizzare come è stato fatto a pezzi il cadavere per averne un’idea. Le gambe tagliate dal resto del corpo, come si fa con i quarti di bovino o di suino, in maniera precisa, attorno al gluteo; e poi l’intestino tenuto a parte e custodito in un vaschetta: simbologia che va oltre la probabile necessità di un omicida di trasportare più facilmente uno scomodo ‘fagotto0, il cadavere di una donna. Gli investigatori cercano di dare un volto al killer ma allo stesso tempo cercano di individuare chi, tra i sospettati, possa avere questa capacità criminali, arrivare insomma a tanto.
INDAGINI ANCHE TRA GLI STRANIERI – Per questo motivo i controlli sono stati trasferiti anche tra il nutrito gruppo di stranieri presenti in città e legati in qualche modo al mondo degli stupefacenti. Non si esclude però che la donna, prostituta occasionale per necessità di denaro, possa essere venuto a contatto con uno psicopatico che abbia ucciso e poi usato vilipendio sul cadavere. Un’ipotesi inquietante, che tutti però si augurano non aderente alla realtà.
I RIS SONO TORNATI IN VIA FRANCHI – Obiettivamente l’indagine non ha fatto grandi passi avanti, nella giornata di oggi. I Ris dei carabinieri sono tornati sul luogo del ritrovamento, in via Francesco Franchi, per altri rilievi. Hanno prelevato altri campioni di terreno e scattato foto, poi hanno effettuato prove di compatibilità, forse con alcune tracce notate sul terreno, di un furgone bianco risultato rubato e trovato a poca distanza.
SI CERCA L’ARMA CON CUI E’ STATA FATTA A PEZZI – Sempre in via Franchi sono stati svuotati i cassonetti alla ricerca dell’arma usata per tagliare il cadavere a pezzi, molto probabilmente un grosso coltello da cucina a lama piatta.