TERAMO – Dopo la seconda notte trascorsa in carcere, a Castrogno, Romano Bisceglia compare quest’oggi dinanzi al gip del tribunale di Teramo nell’interrogatorio di garanzia. Il 53enne tossicodipendente teramano è l ‘unico arrestato nell’indagine sul delitto di Adele Mazza, la 49enne strangolata, il cui corpo fatto a pezzi è stato rinvenuto lungo un fossato di via Francesco Franchi, alle periferia di Teramo. E’ la prima occasione per l’uomo di fornire la sua versione dei fatti, anche se è presumibile che si avvarrà della facoltà di non rispondere. C’è da ribattere all’accusa pesante di concorso in omicidio volontario, vilipendio e occultamento di cadavere: contestazione che lo ritiene assassino della donna, sulla base del ritrovamento di tracce del suo sangue su un secchio che conteneva un braccio della vittima. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Teramo alla ricerca dei complici dell’uomo, nel sezionamento del cadavere e nello spostamento dei pezzi fin sul luogo del ritrovamento; inoltre da Roma, dai laboratori dei Ris, dovranno arrivare nei prossimi giorni importanti risposte sui reperti sequestrati nell’abitazione di Bisceglia.
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