CHIETI – Si è avvalso della facoltà di non rispondere Vincenzo Angelini, l’imprenditore della sanità abruzzese che dal 27 aprile scorso è agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale aggravata dal falso in bilancio riferibili alla casa di cura Villa Pini srl amministrata dalo stesso Angelini e dichiarata fallita dal Tribunale di Chieti lo scorso 17 marzo. Questa mattina Angelini è comparso davanti al gip del Tribunale di Chieti Marina Valente per l’interrogatorio di garanzia. L’imprenditore, che è ai domiciliari nella sua abitazione di Francavilla al Mare, è giunto a palazzo di giustizia accompagnato dal legale di fiducia, l’avvocato Sabatino Ciprietti. Nessuno dei due ha rilasciato dichiarazioni, nè all’entrata nè all’uscita dall’interrogatorio. L’inchiesta che riguarda Angelini è coordinata da un pool di magistrati guidato dal procuratore capo della Repubblica di Chieti Pietro Mennini, di cui fanno parte i sostituti Andrea Dell’Orso e Giuseppe Falasca. Angelini è il grande accusatore della sanitopoli abruzzese: le sue dichiarazioni sul pagamento di tangenti per oltre 12 milioni di euro portarono nel luglio del 2008 all’arresto dell’allora presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco.
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