Ruffini: "Sì al fotovoltaico, ma senza compromettere le colture pregiate"

TERAMO – Il Consigliere regionale del PD, Claudio Ruffini, interviene sul dibattito intorno all’installazione di pannelli fotovoltaici in Abruzzo, dopo la denuncia dell’associazione regionale “Città del Vino” (l’associazione impegnata nella tutela e nella valorizzazione del circuito enologico) secondo la quale i pannelli al posto dei vigneti  costituiscono motivo di inaridimento dell’economia agricola di qualità. “Sono d’accordo con l’associazione – dice Ruffini  -il rischio di veder cancellati migliaia di ettari di colture pregiate per lasciar posto ai pannelli solari è serio e va affrontato prima che sia troppo tardi.” Secondo Ruffini è necessario che la Commissione consiliare Agricoltura attivi un confronto con le associazioni che tutelano queste colture e con le associazioni del mondo agricolo. Ruffini spiega ancora che il Pd non è contrario al  fotovoltaico ma a suo favore. “Ma dobbiamo fare in modo che il nostro paesaggio e le colture di pregio come uliveti, vigneti e frutteti, vengano preservati dall’installazione invasiva del fotovoltaico e la normativa attuale non è sufficiente a garantire un’adeguata protezione del territorio agricolo” .Per il consigliere regionale del Pd non va sminuità l’identità di regione verde.”Ci sono numerose aree in cui installare i pannelli purchè ci sia più rigore nella pianificazione del territorio – dice Ruffini – una sorta di piano regolatore degli stessi trattandosi tra l’altro di attività produttive energetiche alternative alle produzioni agricole. ”Accanto alla tutela del paesaggio e di certe coltivazioni servono per Ruffini interventi strutturali: ”La Regione Abruzzo deve intervenire attraverso il Piano di Sviluppo Rurale prevedendo delle indennità di ristoro per gli imprenditori agricoli a favore del mantenimento del paesaggio esistente e delle colture di pregio”. Ruffini conclude sostenendo che l’obbiettivo di innalzare la produzione di energia alternativa se coniugato alla pianificazione del territorio riesce a salvaguardare anche la tutela dell’ambiente.