Nuove Armonie: "Riccitelli: sani, ricchi e belli"

TERAMO – Nuove Armonie torna a riflettere sulla Primo Riccitell, questa volta al centro della polemica, oltre a quelli che vengono ritenuti privilegi goduti dalla Primo Riccitelli, c’è il finanziamento ricevuto dalla Società della musica e del Teatro da parte del Ministero ai Beni culturali. Ecco quanto dichiara Nuove Armonie nella nota che segue:

"Uno strano comunicato a firma dell’Associazione "Società della musica e del Teatro Primo Riccitelli", decreta in pompa magna un finanziamento ricevuto anni fa, ma dichiarato solo oggi. Ma come mai?
Non sarà di certo il finanziamento Ministeriale (che, ripetiamo, arriva ormai da anni nelle tasche della Riccitelli) a cancellare la brutta figura del Gran Galà di qualche settimana fa.  Da ormai molti anni  il Ministero finanzia l’associazione Società Riccitelli, ma quest_anno il Presidente decide di informare la cittadinanza di questo importante traguardo. Chissà come mai!
Nuove Armonie, come sempre, invita la cittadinanza tutta, e in particolar modo gli operatori culturali della nostra Città, Provincia e Regione, ad una serie di riflessioni.
La prima: per l’ennesima volta non abbiamo letto nessuna risposta, nessuna spiegazione, nessuna assunzione di responsabilità per quanto accaduto la sera del Gran Galà del 10 agosto. E a dire il vero di cose ne sono successe! Basti ricordare il mancato omaggio a Primo Riccitelli, il più grande musicista della storia abruzzese, del quale ricorreva il 135° anniversario della nascita proprio un giorno prima, il 9 agosto. Per non parlare dell’organizzazione, del traffico e delle brutture estetiche dei lavori edili in piazza.
La seconda: questa associazione, comune a tantissime altre associazioni culturali, vive una condizione di assoluto privilegio rispetto alla quasi totalità delle altre. Infatti non passa attraverso la “gogna” dei bandi che le varie amministrazioni ed enti finanziatori utilizzano per filtrare le molteplici richieste, ma riceve comunque e sempre finanziamenti da capogiro (35.000 dalla Provincia, 100.000 + 21 serate di utilizzo gratuito al Teatro Comunale da parte del Comune, 330.000 dalla Regione con decreti speciali, 1.200.000 dalla Fondazione Tercas tra opera lirica, stagione dei concerti, stagione di prosa, concerti d’organo). Ed è quindi normale che negli elenchi dei soggetti culturali finanziati, pubblicati nelle ultime settimane dalla stampa locale (elenchi che assomigliano ad un girone dantesco), L’associazione di Cocciolito non compare mai.
È anche poco elegante e forse offensivo scrivere un articolo nel quale si dichiara di ricevere un contributo di  25.000, in controtendenza con l’andamento drammatico in cui versa la cultura. Invece di condividere questo risultato solo con il pubblico e le Istituzioni (ambedue sono fonte di introito per l’associazione: il primo con gli abbonamenti; i secondi con i contributi), sarebbe il caso di allargare le strette vedute e iniziare a cercare collaborazione e sinergia con quanti non godono degli stessi privilegi e, soprattutto, iniziare a promuovere le realtà musicali locali. È quello che, ad esempio, Nuove Armonie sta facendo con l’associazione “Quintetto Cherubino”: collaborano. Le due realtà hanno deciso di unire le forze, i finanziamenti, le competenze artistiche e tecniche per allestire una serie di spettacoli di indiscutibile valore musicale, rispettando le finalità progettuali richieste dai finanziatori (Comune e Fondazione), rivalutando alcune bellezze della nostra città, valorizzando gli artisti del posto (più del 60% degli artisti coinvolti provengono dal territorio della nostra Provincia), tutto perfettamente gratis per il pubblico.    
Inoltre, i privilegi si estendono a quello che Nuove Armonie ha definito il conflitto d’interesse della cultura a Teramo: il rapporto strettissimo tra la Presidenza dell’associazione Società Riccitelli_ e la titolare della ditta Smeraldo, che gestisce il Teatro Comunale, dove l’associazione di Cocciolito svolge la quasi totalità dei suoi spettacoli (a fronte di un canone di affitto per il Teatro  a zero euro l’anno e bando di gestione scaduto nel 2007)".