TERAMO- "L’Ingv vuol continuare ad informare sistematicamente i cittadini dell’attività sismica in atto però vuol farlo in maniera utile e non allarmistica". L’istituto precisa così, dopo le polemiche sulle dichiarazioni di ieri del presidente Enzo Boschi, l’intenzione di continuare a diffondere i dati sui terremoti ma alla luce di alcune considerazioni. "Ventiquattro ore su ventiquattro, per tutti i giorni dell’anno, tecnici e ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia mantengono in piena funzionalità la rete sismica nazionale e forniscono informazioni dettagliate estremamente precise sull’attività sismica di tutto il territorio nazionale", si legge in una nota. "Nell’ultima settimana abbiamo registrato 327 terremoti in tutta Italia. La rete sismica nazionale , con il livello tecnologico che aveva solo qualche anno fa, avrebbe consentito l’individuazione di sole 8 di queste 327 scosse e solo 8 scosse sarebbero apparse sul nostro sito". Ma per gli esperti l’aumento della sensibilità della rete porta ad un apparente aumento della sismicità. "Questo potrebbe comportare allarmismi eccessivi con interpretazioni sbagliate. Il fatto che molte sequenze sismiche che noi osserviamo oggi avvengano in zone di cui abbiamo definito chiaramente l’alta pericolosità sismica aggiunge ulteriore disagio".
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