Il Pdl si stringe intorno alla visione della Teramo che verrà

TERAMO – Una visione di Teramo 2020 costruita attraverso la partecipazione e la condivisione di progetti strategici. E’ questo il senso del convegno promosso dall’associazione "L’Abruzzo al Centro" su impulso dell’assessore regionale a Cultura e Turismo, Mauro Di Dalmazio, a cui fa capo il movimento.  In una Sala Polifunzionale gremita c’era il gotha del Pdl teramano e c’eramo i rappresentanti del mondo produttivo e dell’associazionismo. Il senso è stato anche quello di ribadire con forza che il "Modello Teramo cè". La pensa così il governatore Gianni Chiodi che ha ribadito come, proprio grazie a quel modello, "Teramo ha oggi una centralità in Abruzzo e un peso politico mai avuto in passato". "Ci troviamo a governare nel momento più difficile della storia – ha detto il presidente Chiodi – ma oltre ai processi virtuosi che abbiamo innescato sull’indebitamento, è notevole essere riusciti a dare segnali positivi e mantenere al tempo stesso la coesione sociale". "Oggi vogliamo condividere con la comunità teramana la visione strategica che abbiamo di Teramo – ha detto ancora Chiodi – sono i risutati di questa visione che da governatore mi impegno a finanziare". Chiamato poi a esprimersi, da www.emmelle.it, sulle priorità del governo Regionale per quanto riguarda Teramo, Chiodi ha detto he gli piacerebbe poter aiutare il sindaco Brucchi a trovare le risorse per ciò che non è riuscito a portare a termine quando era primo cittadino della Città. "Penso ad esempio a trovare le risorse per il restyling del centro cittadino, a dare impulso al programma di recupero dell’ex-manicomio, ma penso anche al bioessiccatore – ha detto il governatore – abbiamo la responsabilità di favorire i processi produttivi, solo così si sostiene il welfare. Non si può continuare a ricorrere al debito pubblico perchè così non si produce ricchezza e dunque non può essere distribuita. E il biossiccatore è una delle strade da percorrere, come già aveva intuito il presidente Del Turco che mi ha preceduto. Non ho problemi a dire che sostengo una sua intuizione, il bene e il male non pesa tutto su uno schieramento politico. Daltronde – ha proseguito Chiodi – un tema come quello del federalismo può essere attribuito al centrodestra o al centrosinistra? E’ una domanda alla quale non saprebbe rispondere nessuno". E sulla "Teramo che verrà" ha preso posizione anche il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi che sogna una città più vivibile. Vivibilità che per il sindaco va perseguita attraverso le politiche sull’ambiente, sullo snellimento del traffico e nel creare le basi per il futuro delle giovani generazioni. Ma per Brucchi il gap da recuperare è soprattutto quello industriale: "Teramo ha bisogno di insediamenti industriali, solo così possiamo creare lavoro, ma per fare questo bisogna lavorare sugli sgravi fiscali in modo da rendere attrattivo il nostro territorio per gli investitori". Il sindaco è tornato poi sulla Turbogas: "Quando proponemmo la Turbogas il senso era proprio quello di creare lavoro e un’opportunità economica per la città, ed è quello che vogliamo fare ora attraverso il bioessicatore. La politica dei rifiuti non può essere fermata". E proprio a proposito di rifiuti va sottolineata la presenza in sala dell’assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni. Un caloroso benvenuto gli è stato rivolto dai presenti e dai colleghi di partito che lo hanno accolto con un lungo minuto di applausi. "Il modello Teramo c’è, altrimenti non verrebbe così attaccato. Siamo orgogliosi oggi di vedere un comunità fiera di sè-  ha commentato infine l’assessore Mauro Di Dalmazio – oggi, dopo l’esperienza delle liste civiche iniziata nl 2004, vogliamo rinvigorire il dibattito politico sul futuro del nostro territorio accendendo con i cittadini la fiamma della discussione".