Vigili del fuoco in agitazione per gli interventi nel cratere

TERAMO – La goccia che potrebbe far trabopccare il vaso è l’ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri che proroga gli interventi di emergenza e di assistenza alla popolazione nella zona del cratere aquilano fino al giugno 2011. I vigili del fuoco teramani sono dunque sul piede di guerra. I sindacati in una nota ritengono che «non si sia tnuto conto delle esigenze e delle necessità operative degli operatori del soccorso, riducendo la operatività giornaliera da 16 a 12 ore, in contrasto con le stesse norme contrattuali dei vigili del fuoco e, contestualmente, una poca chiarezza sulla continuazione della gestione emergenziale del personale dei Vigili del fuoco». Secondo le organizzazioni sindacali questa difficile situazione va ad aggiungersi al fatto che «la totalità dei vigili del fuoco che nel 2010 ha operato nei territori del cratere sismico, ad oggi non ha ancora percepito alcuna somma per quel che riguarda gli straordinari». Non si escludono, da parte dei vigili del fuoco del comando territoriale di Teramo, iniziative di lotta a tutela dei lavoratori del soccorso.