TERAMO – L’Unione degli studenti Universitari di Teramo (Udu) ha oggi approfittato della presenza del Ministro Gelmini ai lavori del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari per porgli un’interrogazione, tramite il consigliere eletto Mauro Pettinaro, sull’università telematica UniAdriatica, presentata nel novembre scorso, con sede amministrativa a Teramo e legale a Corropoli. Al Ministro è stato chiesto il motivo dell’equiparazione, attraverso la riforma che porta il suo nome, delle università telematiche con quelle non statali legalmente riconosciute (ad es: Bocconi, Cattolica, Luiss, ecc.) aprendo così la strada ai finanziamenti di queste pseudo-università, danneggiando sia gli atenei statali, ed in questo caso quello teramano, sia gli studenti, in quanto un titolo di studio ottenuto nelle università avrà lo stesso valore di uno ottenuto con i “sotterfugi”. “L’inaugurazione dell’università telematica – rileva il rappresentante al Cnsu, Mauro Pettinaro – è decisamente in contrasto con i concetti di “qualità dell’università” e “lotta agli esamifici” da sempre propagandati dal Ministro Gelmini. Il ministro ha ribadito che la quasi totalità delle università telematiche sono veri e propri diplomifici, un esempio di istruzione da non seguire in nessun modo”. “Non ha spiegato la Gemini – spiega Pettinaro – perché proprio un nuovo ‘diplomificio’ sia stato recentemente inaugurato a Teramo, evidentemente a causa di un certo imbarazzo del ministro sulla questione poiché per aprire un’università occorre l’approvazione del ministero”. L’Udu di Teramo nel ribadire la sua posizione di contrarietà verso l’apertura di UniAdriatica si rivolge al rettore e alle forze politiche del territorio per bloccare “il tentativo d’affossamento dell’ateneo” e proporre un’università pubblica di qualità che garantisca il diritto allo studio.
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