TERAMO – «L’operazione di restyling della giunta regionale ha prodotto un’ulteriore confusione nell’organizzazione e gestione dell’attività di governo, evidenziando due aspetti: la debolezza delle deleghe assegnate a De Fanis e Giuliante rispetto al notevole potenziamento delle deleghe di Di Dalmazio; la realtà teramana ulteriormente rafforzata e L’Aquila gabbata». Lo afferma il vicepresidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis. «Non c’è, poi – aggiunge -, un programma di governo aggiornato e manca il miglioramento degli assetti organizzativi. Ma vediamo nel dettaglio l’assegnazione delle deleghe. L’assessore De Fanis ha avuto in dote la cultura, diventata ormai un problema per Di Dalmazio, cui si è aggiunta anche la delega ‘oggettivamente collegata’ dei servizi veterinari; l’assessore Giuliante l’urbanistica, i parchi e la protezione civile; e, infine, l’assessore Di Dalmazio ha avuto, in aggiunta al turismo, la gestione dei rifiuti, le politiche energetiche e lo sviluppo sostenibile – continua De Matteis -. Peraltro, il mega direttore Sorgi, sempre area Teramo, oltre a mantenere la direzione alla presidenza, diventa direttore anche dell’assessore Giuliante e dell’assessore Di Dalmazio. E’ paradossale ancor di più che Di Dalmazio tra deleghe al turismo, ai rifiuti, all’energia e sviluppo sostenibile, avrà tre direttori: Caruso al turismo, Visca ai rifiuti, Sorgi alle politiche energetiche. Credo – conclude il Vice Presidente – che ogni ulteriore commento appaia superfluo".
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