TERAMO – Il 6 marzo è la data che segna la conclusione dei saldi invernali ma è facile per gli operatori commerciali teramani iniziare in questa fase a tirare e prime somme. Somme che parlano di una battuta d’arresto significativa delle vendite, specialmente per quel che riguarda l’abbigliamento e il calzaturiero, ma anche per l’elettronica che durante il periodo natalizio non sembrava invece aver risentito particolarmente dei segnali di crisi. La crisi non è ovviamente l’unica responsabile di un calo particolarmente drastico nel teramano che per il presidente comunale di Confesercenti, iancarlo Da Rui, di aggira intorno al 25-30% rispetto allo scorso anno ed è ben più vistoso di un calo che in Italia si attesta su una media del 18-20%. Secondo Da Rui una grossa fetta della responsabilità è imputabile alla legge regionale sulla liberalizzazione delle svendite promozionali che sono iniziate ben prima dei saldi. A questo proposito il presidente di Confesercenti coglie l’occasione per chiedere alla Regione una rivisitazione della legge. “Siamo sicuri che le intenzioni delle istituzioni erano probabilmente quelle di agevolare i commercianti – spiega Da Rui – ma alla fine la liberalizzazione ha indebolito ulteriormente il comparto”.
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