TERAMO – Passa per Teramo la costruzione di un nuovo metanodotto che parte da Cellino e arriva fino a Sant’Elpidio a mare per una tratta complessiva di 90 chilometri. A spiegare in che cosa consiste l’opera, partita su impulso della Provincia, è l’assessore comunale all’Urbanistica Corrado Robimarga che puntalizza come il nuovo metanodotto interessa il capoluogo per circa 15 chilometri all’altezza di Poggio Cono. Il nuovo impianto verrà costruito parallelamente a uno già esistente (iniziato nel 1960 e completato vent’anni dopo nel 1980), ma che ormai è obsoleto e ha una capacità ridotta per il bacino d’utenza incrementato negli anni. Da qui l’idea di costruire il nuovo metanodotto parallelamente a quello esistente (che rimarrà in funzione) che possiede però un diametro e una maggiore portata adatta a erogare servizi ottimali all’utenza. La scelta di partire da Teramo è stata fatta in virtù del fatto che quella del capoluogo è stata la prima tratta a essere realizzata negli anni ’60 ed è dunque anche quella più vecchia. A effettuare i lavori sarà la Società Gasdotti Italia spa che per la realizzazione dell’impianto passerà principalmente sotto terreni agricoli e in parte edificabili e tuttavia non saranno intaccate aree dove insistono vincoli paesaggistici. Secondo l’assessore Robimarga non sussistono particolari ostacoli nemmeno per quanto riguarda gli espropri dal momento che la ditta ha offerto risarcimenti congrui che hanno consentito ai proprietari di concedere le liberatorie senza difficoltà. Adesso il passaggio successivo rimane solo quello di una variante urbanistica per quanto riguarda la costruzione dell’opera sotto terreni edificabile. Il Consiglio comunale sarà chiamato a pronunciarsi su questo il 1 marzo. Trattandosi di un’opera di pubblica utilità, l’avvio dei lavori è previsto nel giro di un anno.
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