"Prima completiamo la Teramo-Mare, poi facciamo l'Area vasta"

TERAMO – Bene per Francesco Mastromauro l’idea dell’area vasta Teramo-Giulianova-Atri-Nereto “ma prima è necessario realizzare la stazione ferroviaria di Colleranesco e completare la Teramo-Mare”. Così il primo cittadino di Giulianova commenta il progetto di superamento delle logiche campanilistiche del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e illustrato nel piano strategico “Teramo 2020”. “Un amministratore che abbia davvero a cuore la sua città deve certamente occuparsi del presente ma anche possedere una visione strategica a lungo respiro. Indubbiamente l’area vasta, nel superare campanilismi e logiche di appartenenza politica risponde in pieno alla necessità di una pianificazione condivisa – dichiara Mastromauro – però non si dimentichi che uno dei punti qualificanti di questa di città “allargata” era e rimane la mobilità. Oggi si parla di tram-treno sulla tratta ferroviaria Teramo-Giulianova come soluzione per rivitalizzare la linea, per decongestionare il traffico stradale e favorire i pendolari. Benissimo. Ma, mi chiedo, che fine ha fatto la prevista stazione di Colleranesco?”. Il sindaco di Giulianova ricorda che di questa fermata, si iniziò a parlare durante un convegno organizzato dall’associazione teramana “Il Poliorama” nel 1994 ma che il progetto sembrerebbe essere stato accantonato nonostante la sua previsione nello Studio di fattibilità per la riqualificazione della ferrovia Teramo-Giulianova presentato nel 2007 e nonostante nel 2009 fu considerata di ‘strategica rilevanza’ nella relazione del professor Roberto Mascarucci relativa al Piano d’Area della Media e Bassa Valle del Tordino, che è del marzo 2009, dove la fermata di Colleranesco veniva giudicata. “Ma fondamentale – conclude il sindaco Mastromauro – è anche, nel quadro della cosiddetta “area vasta”, ultimare la superstrada Teramo-Mare sino a Giulianova, perché non è possibile concepire una strategia territoriale di ampio respiro senza risolvere questioni centrali della mobilità”.