Drammatica notte tra frane e allagamenti

TERAMO – E’ stata una notte drammatica per la provincia di Teramo. Oltre ventiquattro ore di pioggia incessante e abbondante hanno messo in serio pericolo l’incolumità delle persone. Dappertutto, ma nella zona compresa tra la costa e l’immediato entroterra si sono vissute ore di apprensione e paura, e molti hanno rivissuto drammaticamente quanto accaduto il 7 ottobre del 2007. Non c’è un sottopasso praticabile, in molti casi sono stati necessari interventi dei vigili del fuoco per trarre in salvo, anche con il ricorso al mezzo anfibio, gli automobilisti a bordo. Sono straripati il torrente Calvano e in più punti il Vomano, soprattutto nella zona di Scerne di Pineto: la statale Adriatica è stata più volte interrotta da smottamenti ma soprattutto dall’acqua del fiume che in alcuni punti ha addirittura raggiunto il metro di altezza. Sono crollati numerosi muri di sostegno sotto il peso e il movimento delle frane. Il sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, quello di Giulianova, Francesco Mastromauro, quello di Roseto, Franco Di Bonaventura e quello di Bellante, Renzo Di Sabatino, hanno deciso la chiusura delle scuole per la giornata di oggi. Chiusa anche la strada che collega il centro alto di Bellante alla stazione, lungo la statale 80 Teramo-Giulianova. Le campagne sono allagate tra la Val Vibrata, quella del Tordino, soprattutto nella zona tra Mosciano e Colleranesco, nel Vomano e gli abitanti delle zone della fondovalle hanno dovuto lavorare l’intera notte per raccogliere il fango e l’acqua dalle proprie abitazioni. La situazione è in continua evoluzione, la pioggia caduta incessantemente per l’intera notte ha concesso qualche ora di tregua ma le previsioni avvertono che in giornata ce ne sarà ancora. I danni, anche se è presto per fare cifre, ammontano a milioni di euro. E già si ascoltano le prime forti critiche: forse la situazione è stata sottovalutata.