Il gallerista Di Sabatino muore nel sottopasso allagato: come è finito lì?

TERAMO – Adesso con l’alluvione ci è scappato il morto. Ed è un morto famoso, almeno per le città di Teramo e Pescara. E’ Pietro "Rizziero" Di Sabatino, 75 anni di Teramo (è morto il giorno dopo il suo compleanno, che ha festeggiato il 1° marzo perchè era nato in un anno bisestile, il 29 febbraio), membro di una stirpe di cultori dell’arte e mobilieri."La Il suo corpo è affiorato questa mattina dall’acqua e melma che avevano riempito il sottopasso che collega la Teramo-Mare al casello autostradale di Mosciano dell’A-24. Il corpo era vicino alla sua vecchia Passat station wagon. Pietro Di Sabatino è la prima vittima dell’alluvione che ha colpito la provincia di Teramo martedì. Ma, contrariamente a quanto si è portati a credere, in quel sottopasso diventato per tutta la giornata di ieri l’icona del maltempo e del nubifragio, riempito fino alla volta da oltre 9 metri di acqua piovana e che aveva imprigionato anche un Tir fortunatamente senza fare vittime, ebbene il gallerista teramano in quel muro di acqua ci è entrato e ci è morto ieri sera, mercoledì. Poco dopo le 22 secondo una ricostruzione fatta dal fratello Andrea, distrutto sul posto della tragedia: «Siamo stati al lavoro nel negozio di Città Sant’Angelo – ha detto – fino a ieri sera prima di cena. Io sono ripartito per Teramo verso le 20, lui poco più tardi. Chissà come ha fatto a finire lì…». "IlVersione confermata anche dai soccorritori, soprattutto i vigili del fuoco, gli agenti della Polstrada e della Croce Rossa: «Quella macchina ieri non c’era – dicono all’unisono -. Abbiamo salvato due automobilisti e il camionista e abbiamo lavorato tutto il giorno per succhiare acqua con le pompe. I nostri sommozzatori si sono immersi più volte e avrebbero notato qualcos’altro, soprattutto un’altra macchina». Dunque, in maniera inspiegabile, Pietro Di Sabatino ha imboccato la strada verso il sottopasso nonostante l’interdizione al traffico. Era buio, aveva ripreso a piovere forte. All’uscita del casello, proveniendo da Pescara, dopo il pagamento del ticket è obiettivamente difficile orientarsi nella direzione giusta: adesso c’è una segnaletica di emergenza ma non è una barriera fisica e imboccare la corsia opposta, quella in entrata da Giulianova, non è difficile. Questo deve aver fatto Di Sabatino."Il Una volta sulla discesa, si è accorto troppo tardi del muro di acqua (c’erano ancora 3 o 4 metri) e la macchina è scivolata sulla fanghiglia, finendo inesorabilmente per immergersi. Il gallerista è riuscito ad uscire dall’abitacolo, ma deve essere scivolato, non certo aiutato dal fatto di soffrire di una zoppìa e di essere anche convalescente dopo un intervento chirurgico seguito a una frattura di femore a Natale. E’ finito in acqua ed è inesorabilmente annegato. La tragedia si è purtroppo compiuta, resta il mistero di come sia potuto accadere. Forti i sospetti che sia stata "aiutata" nella sua dinamica. E’ dello stesso parere forse anche il sostituto procuratore Davide Rosati che stamattina era sul pposto per il suo sopralluogo: ha disposto l’autopsia sul corpo e soprattutto vorrà verificare se ogni avvertimento e ogni dispositivo a tutela della sicurezza pubblica sia stato messo in atto da chi doveva."L'uscita