Il Teramo si dissocia, con ritardo, dai cori razzisti

TERAMo- Aspettando la mazzata del giudice sportivo il Teramo si dissocia con colpevole ritardo dai corsi razzisti che hanno sommerso l’assistente arbitrale Nissanka in occasione della gara persa con il Trivento. Una presa di posizione tardiva sulla quale comunque si può anche riflettere. In ogni caso in un documento il Teramo afferma che "pur ribadendo le critiche e le perplessità in ordine all’operato della terna arbitrale, in occasione della gara Teramo-Atletico Trivento, esprime disappunto e amarezza per i cori e gli insulti a sfondo razziale rivolti all’assistente, Luca Nissanka Calcopietro, al quale, a nome dei propri tifosi, porge le sue più sentite scuse". Dopo aver ricordato che "tali atteggiamenti imperdonabili, anche se posti in essere da una parte esigua e largamente minoritaria del pubblico biancorosso, non possono, sol per questo, essere considerati meno gravi ed esecrabili" e che "atteggiamenti che non appartengono nemmeno lontanamente alla cultura sportiva della Società e dei suoi Dirigenti ed atleti e che sono totalmente alieni alla cultura civile della Città di Teramo, la cui storia e tradizione testimoniano, da sempre, il rispetto dei valori della tolleranza e dell’amicizia" il Teramo china il capo cosparso di cenere.