Val Vibrata, la Regione riconosce lo stato di crisi

TERAMO – Il riconoscimento della Val Vibrata e della Valle Peligna quali aree di crisi industriali complesse per riattivare le politiche necessarie al rilancio dei due territori è la proposta contenuta in due delibere, approvate lunedì scorso, dalla Giunta regionale. Le due delibere sono state illustrate oggi, a Pescara, dal vice presidente della Giunta regionale e assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione e dall’assessore al Lavoro, Paolo Gatti alla presenza dell consigliere regionale Emiliano Di Matteo. "Attraverso queste due iniziative – ha spiegato Castiglione – cercheremo, come Regione Abruzzo, di rivedere gli impegni sottoscritti a suo tempo con il ministero dello Sviluppo Economico e di inserire queste due importanti realtà, come vere e proprie vertenze, all’interno del Patto per lo Sviluppo che ci accingiamo a sottoscrivere, a breve, con le parti sociali". Per quanto riguarda la Val Vibrata, Castiglione ha sottolineato che si sta pensando alla rimodulazione dei fondi Por Fesr da asse 1 per destinarli, come parte dell’asse 6, al parziale ristoro dei danni subiti dall’alluvione da parte degli operatori economici e delle piccole e medie imprese. "Con la delibera – ha aggiunto – si sollecita il ministero a rendere operativo quanto prima l’accordo di programma ‘Valle del Tronto’ (al momento sospeso), che interessa anche la Regione Marche, per un importo di 50 milioni di euro". Per la Valle Peligna, si punta all’utilizzo, fra le altre cose, di 20 milioni di euro, ottenuti dalla rimodulazione dei fondi Fas. "Questi interventi – hanno sottolineato Castiglione e Gatti – sono solo il primo passo di una strada che la giunta regionale intende percorrere per ottenere le giuste soluzioni per rilanciare la Val Vibrata e la Valle Peligna".