Di Pasquale e Robimarga, non si dimette nessuno

TERAMO – Tirati in ballo dagli opposti schieramenti politici, nè Robimarga da assessore, nè Manola Di Pasquale da presidente della Commissione di Garanzia, pensano a dimettersi. “La Commissione di Garanzia e Vigilanza tenta di evitare che una cattiva amministrazione e procedimenti amministrativi errati ledano inesorabilmente gli interessi del cittadino”. Così il consigliere comunale Manola Di Pasquale (Pd) alla richiesta di dimissioni da presidete della Commissione formulata dai gruppi consiliari del Pdl, della Lista civica e dell’Udc. (vedi articolo di fianco, ndr). “L’attuale amministrazione di centro-destra – si legge nella nota di Manola Di Pasquale – non può pensare di governare senza il controllo dell’opposizione, non può pensare di renderci muti e di far pagare ai cittadini le loro incapacità ed inadeguatezze”. “Non mi lascerò intimorire e continuerò il mio lavoro con l’onestà e la trasparenza di sempre nell’unico interesse che è quello della tutela degli interessi della mia città – ha dichiarato ancora il consigliere -. In merito all’attività condotta sul progetto dello svincolo del Lotto Zero, la relazione da me sottoscritta e condivisa dai consiglieri di minoranza è stata trasmessa al segretario comunale perché su mia richiesta venisse trasmessa alla Corte dei Conti, non per demagogia: se vi sono stati degli errori è giusto che “a pagare” siano gli amministratori e non i teramani”. Non pensa di dimettersi nemmeno l’assessore all’Urbanistica Corrado Robimarga, chiamato in causa dal consigliere del Pd Maurzio Verna che gli ha attribuito il fallimento politico della bocciatura dello svincolo del Lotto Zero della Gammarana. Accuse respinte da Robimarga che così interviene sulla vicenda: “Il Partito Democratico mistificare la realtà. L’amministrazione comunale crede nella valenza tecnica del progetto presentato, convinta che esso sia l’unica strada percorribile, anche dal punto di vista economico”. Secondo Robimarga nel provvedimento del Tar non si ravvisa un problema di progettazione, ma i problemi sono circostanziati alla formalità della convocazione della Conferenza di Servizi. “Perché, si parla di “area a rischio esondazione”, quando in quella stessa zona insistono edifici privati e attività commerciali? E’ proprio della cultura del centrosinistra cambiare la verità – prosegue Robimarga – soprattutto in casi come quello dell’assessorato all’Urbanistica che ha raggiunto invece notevoli traguardi, tra i quali il Nuovo Teatro, la riqualificazione del Teatro Romano, l’housing sociale, il recupero dell’ex manicomio, il decollo dei Piani Integrati di Sviluppo Sociale per 9.500.000 euro e molto altro ancora. E’ bene però, che i cittadini sappiano che proprio a proposito dello svincolo della Gammarana, interessi di pochissimi stanno condizionando l’interesse di una intera città, che vede ulteriormente ritardata un’opera pubblica di cui ha estrema necessità. L’ostracismo del centrosinistra conclude Robimarga – danneggia anche gli espropriati che avrebbero voluto seguire strade diverse, con i quali l’amministrazione aveva già avviato incontri”.