La Asl riapre all'Università e raddoppia i reparti

TERAMO – Quattro reparti ex novo e altri quattro che ottengono la “promozione", oltre a potenziamento di due progetti di ricerca e la richiesta di istituzione di ben 18 scuole di formazione per le professioni sanitarie: la Asl di Teramo rilancia il rapporto con l’Università dell’Aquila e di fatto in un sol colpo copre alcuni primariati scoperti e aumenta l’offerta sanitaria con un indiscutibile livello qualitativo superiore. E’ il piano delle convenzioni siglato ieri tra il Direttore generale, Giustino Varrassi e il preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università aquilana, Maria Grazia Cifone (nella foto), con la benedizione dei sindacati aziendali, in primis l’Anaao provinciale e regionale. Insomma, «quel rapporto che di recente era venuto meno», per usare le parole del sindaco di Teramo Brucchi, con la facoltà aquilana, oggi registra una decisa ripresa verso la qualità e, assieme, la Asl teramana riesce a scongiurare timori e reprimere mugugni e proteste, potenziando di fatto soprattutto i presidi di Sant’Omero e Atri. Il San Liberatore ottiene l’istituzione ex novo dell’unità operativa semplice di Odontoiatria (con il professor Giannone) ma soprattutto diventa universitario il reparto di cardiologia clinica con la nomina a primario della professoressa Maria Penco, che porta con sè, cone negli altri casi, la scuola di specializzazione in riabilitazione cardiologica. A Sant’Omero vengono istituiti i reparti di osservazione breve intensiva (prof. Balsano), di Chirurgia proctologica a ricovero breve (prof. Pietroletti) e diventano universitari anche i reparti di medicina interna (prof. Testa) e Ostetricia e ginecologia (prof. Patacchiola). Anche a Giulianova nuovo primario, il professore Rossi, per il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura. C’è poi il reaprto di statistica ed epidemiologia. Al Mazzini verranno "rinforzati" i reparti esistenti con due importanti progetti di ricerca, l’Imid sulle infezioni immunologiche e il test sul carcinoma polmonare. Il piano non si ferma qui, perchè sono da decidere le sedi dove avviare la Medicina fisica e riabilitazione (tra Atri e Sant’Omero con il professor Properzi) e la Chirurgia ricostruttive per il trattamento delle ferite difficili, che potrebbe permettere la riattivazione delle camere iperbariche di Sant’Atto (con il professor Giuliani). Quanto alle professioni sanitarie, l’esperienza formativa e la forza dell’Università permetteranno di chiedere l’istituzione di ben 18 scuole per i corsi di laurea di tutte le figure di settore. A illustrare il piano delle convenzioni, in una conferenza stampa, sono intervenuti questa mattina Varrassi e Cifone, oltre a Brucchi e al consigliere regionale del Pdl, Emiliano Di Matteo, i segretari provinciale e regionale dell’Anaao, Napoletano e Di Gianfilippo, oltre ai direttori amministrativo e sanitario, Ambrosj e Antelli.