La pendola ottocentesca torna a Palazzo di città

TERAMO – E’ tornato in municipio, dopo un attento lavoro di restauro, l’orologio a pendolo ottocentesco che era posizionato nell’anticamera della Sala Consiliare prima dei lavori di restilyng che si sono conclusi ad agosto. La pendola, datata 1873, è stata ora sistemata nell’ufficio del sindaco. Il restauro è stato condotto da due ditte specializzate, la prima ha curato l’apparato meccanico e tecnico, l’altra è intervenuta sulla struttura in legno. Nel primo caso sono stati rettificati il tamburo e gli ingranaggi, è stata riparata la suoneria e sono state messe a punto le sincronizzazioni, oltre alla ripulitura complessiva; nel secondo caso, si è intervenuto sulle rifiniture, si è proceduto alla lucidatura a mano ed è stata apposto un nuovo telo superiore di copertura. Gli interventi sono costati 4400 euro. “Abbiamo restaurato e restituito dignità ad uno degli oggetti più belli e antichi in dotazione al Comune-ha dichiarato il sindaco Maurizio Brucchi -. La pendola è un’opera di alta manifattura artigiana. Fino a poco tempo fa era in uno stato di abbandono, con i meccanismi fermi e la struttura in legno in stato di evidente degrado. Abbiamo deciso di riparare e ridare lustro all’orologio a pendolo perché, a prescindere dalla sua bellezza, è simbolico testimone di un arco temporale importante nella storia del nostro Comune, dal secondo Ottocento ad oggi”.