TERAMO- Il presidente del Teramo calcio Luciano Campitelli guarda al futuro. Senza però dire la sua sull’attuale momento. "La notte seguente la sfida persa con il Rimini è stata consigliera. Ho rivisitato l’intero periodo nel quale è iniziato il declino del Teramo. I problemi sono cominciati a manifestarsi dal mese di gennaio. Ho cercato di capire l’origine dei problemi, se colpa della società o di qualcun altro. Quanto all’esonero di Cifaldi ritengo che in quel momento sia stata la decisione giusta. Ad esclusione della vittoria di S.Egidio, peraltro conseguita con la squadra ospite ridotta in nove uomini in campo, l’ultimo periodo di Cifaldi, punto più o punto meno, non è stato migliore di quello di Ammazzalorso. Il cambio dell’allenatore, quindi, è stato un esperimento per capire se era sufficiente per l’inversione di tendenza tale da permettere una decisa ripartenza. Con il senno di poi, penso che la crisi abbia natura diversa. Un buon sessanta per cento è da ricercare nelle assenze di Borrelli e Scartozzi, giocatori importanti che hanno condizionato il rendimento della squadra. Un’altra buona fetta di percentuale è da ricercare nei tanti infortuni che in alcuni momenti hanno letteralmente decimato la squadra, a cominciare da Bolzan e Colacioppo sin dal mese di ottobre. La restante parte credo sia inevitabilmente da addebitare ai giocatori. Alcuni di loro hanno avuto un atteggiamento più da solista senza integrarsi completamente nel gruppo. Due punti in cinque partite non è un ruolino di marcia per le nostre ambizioni. Il ritorno di Cifaldi si è reso necessario in quanto, per ammissione dello stesso Ammazzalorso, la squadra non seguiva le sue disposizioni in maniera completa. I calciatori, pertanto, non hanno più alibi e, d’ora in avanti, dipende tutto da loro. Il discorso è anche in prospettiva futura poiché ciascun calciatore, qualora abbia interesse a restare a Teramo, deve dimostrarlo sin da adesso con il massimo impegno da mettere in campo per superare l’attuale fase delicata e per la prossima stagione con obiettivi e programmi sicuramente interessanti e importanti. Mancano cinque gare alla fine del campionato e in qualche modo dobbiamo puntare a fare più punti possibili, con l’obiettivo minimo dei play – 0ff, com’era nelle previsioni iniziali".Il futuro del Teramo nelle parole di Campitelli che sul sito societario ha affermato che " Stiamo già programmando il futuro con una società forte e con molto entusiasmo, e non è mia intenzione defilarmi, specie nei momenti di difficoltà, in D o in Seconda Divisione. In qualche occasione posso essermi anche sbagliato in maniera marginale; nel complesso credo , nell’arco di tre anni, di aver indovinato quasi tutto. Per quest’anno, inizialmente avevamo programmato i play – off, poi, come succede mangiando viene l ‘appetito, ci siamo ritrovati in vetta. Ci sarebbe piaciuto restarci fino alla fine, cosa purtroppo compromessa nell’ultimo periodo. Di questo ne sono veramente dispiaciuto. Qualche errore posso averlo commesso e sfido chi non ne commette, perché è bugiardo chi sostiene di essere perfetto. Il prossimo anno sicuramente farò tesoro di tale esperienza. Che sia D o C (Seconda Divisione) non ha importanza. Voglio ripartire con entusiasmo chiedendo una fattiva collaborazione ai tifosi e alla città in termini di sottoscrizione degli abbonamenti. 1500 abbonamenti può sembra eccessivo, ma è indispensabile un sostanziale contributo in termini economici. La città si deve stringere intorno alla squadra e sostenerla più da vicino. Anche il Comune, come ho avuto modo di chiedere più volte, deve fare la sua parte intervenendo per risolvere l’annoso problema del costo dello stadio. Voglio rassicurare i tifosi che è mia intenzione restare a lungo Presidente del Teramo e che il programma non è cambiato. Se non riusciremo a salire di categoria quest’anno, tenteremo nuovamente il prossimo anno e così via fino a quando l’obiettivo non sarà stato raggiunto”.
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