Rifiuti, Ruffini: "Strada spianata a un inceneritore a Teramo"

TERAMO – Sull’emergenza gestionale del ciclo dei rifiuti e per chiedere chiarimenti sulla carenza di personale nel settore Ambiente, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Camillo D’Alessandro, scrive ai presidenti della Commissione Industria e Commercio e della Commissione di Vigilanza per una seduta straordinaria alla presenza degli assessori Di Dalmazio e Carpineta."Non si capisce – chiede l’esponente del Pd – il motivo per cui sulla riforma del servizio idrico si è proceduto con l’acceleratore premuto, mentre sui rifiuti si è drammaticamente fermi. Eppure la legge di riforma degli Ato è la stessa”. “Questa Giunta regionale – accusa D’Alessandro – ha rinunciato a svolgere il proprio ruolo di programmazione sui rifiuti e d’incentivazione della raccolta differenziata. L’immobilismo del pubblico ha generato un business dei rifiuti a tutto favore del privato che ormai determina le modalità ed il luogo del conferimento, aumentando a proprio piacimento le tariffe che vengono caricate sulle spalle dei cittadini abruzzesi”. “La gestione dei rifiuti in Abruzzo assomiglia molto a quella della sanità, tutto è in mano ai privati ed a rimetterci sono sempre gli stessi, ovvero i cittadini abruzzesi- dichiara Cludio Ruffini – secondo il consigliere regionale del Pd la Regione Abruzzo non sta facendo nulla per gestire il ciclo dei rifiuti urbani. Poche discariche aperte, quasi tutte in mano ai privati, costi delle tariffe insostenibili ed in continuo aumento, nessuna programmazione. “L’unica cosa che questa Giunta regionale ha provato a fare – incalza Ruffini – è stata la modifica di una legge regionale per prevenire lo spostamento dei limiti percentuali della raccolta differenziata dal livello regionale al provinciale, aprendo difatto le porte alla costruzione di un inceneritore a Teramo.” Secondo Ruffini le risorse ci sono, ma non si spiegherebbe perché i circa 15 milioni disponibili del Piano triennale dell’Ambiente non vengono rimodulati e attribuiti ai Comuni per incentivare la raccolta differenziata e ai Consorzi per completare gli impianti di smaltimento e di trattamento.