Scomparsa ad Ascoli, sgozzata a Civitella: arrivano i Ris

TERAMO – Le indagini sul giallo del cadavere della mamma 29enne scomparsa il 18 aprile, ritrovato sulle alture di Ripe di Civitella, ripartono da zero: cioè dal momento in cui gli uomini della sala operativa dei Carabinieri di Teramo hanno ricevuto una telefonata, intorno alle 14,30 di ieri, da una cabina telefonica del centro di Teramo da un uomo che, con voce calma e inflessione teramana, ha dichiarato che c’era un corpo nel punto in cui è stato poi effettivamente trovato. Per trovare tracce utili a chiarire i contorni di un omicidio avvolto da grande mistero oggi sono sul luogo del ritrovamento i carabinieri del Ris di Roma: a loro si chiedono elementi che possano indirizzare le indagini verso una seppur labile pista investigativa. L’autopsia sul corpo di Carmela Rea viene eseguita in queste ore, dagli anatomopatologi Tagliabracci e Canestrari di Ancona, nell’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo. "omicidioLo ha disposto la magistratura che stamattina ha avuto un incontro di un’ora, a palazzo di giustizia, con gli investigatori. All’incontro hanno partecipato il procuratore capo Gabriele Ferretti, il sostituto Greta Aloisi, il vice comandante  provinciale dei Carabinieri, colonnello Sante De Pasquale, e il comandante del reparto operativo, Nazario Giuliani. Resta da sciogliere intanto un problema di conflittualità delle procure sulla competenza territoriale del caso e che vede la concomitanza di due riunioni fissate rispettivamente a Teramo e Ascoli. (nella foto, gli inquirenti in attesa di entrare dal procuratore)

Il delitto. Carmela Rea, detta Melania, 29 anni, era scomparsa il 18 aprile, quando si era allontanata dal pianoro di Colle San Marco di Ascoli Piceno, dove era salita con il marito Salvatore Parolisi, sottufficiale dell’esercito in servizio al 235° Reggimento Piceno, e la loro bambina di 18 mesi. Dopo due giorni di
ricerche, il suo cadavere è stato trovato ieri pomeriggio, a Ripe di Civitella, a 18 Km dalla zona della scomparsa, nei pressi di un’area militare usata per le esercitazioni di tiro. Oggi si è appreso che il corpo di Carmela
non sarebbe sfigurato, ma avrebbe un taglio sul collo e un’incisione a forma vagamente di svastica sulla coscia destra; sul corpo è stata trovata una sola siringa (e non due come si era detto in un primo momento) contenente ancora del liquido che sarà esaminato. 

Quella svastica sul corpo. Chi l’ha uccisa avrebbe anche infierito sul cadavere, incidendo segni e simboli nella carne, compresa una svastica, mentre non ci sarebbero segni di violenza sessuale. La salma è stata trovata in una zona boscosa, a qualche centinaio di metri da una deviazione lungo la strada provinciale 35 che conduce verso un chiosco. Una zona troppo lontana dal pianoro di Colle San Marco perchè Carmela-Melania ci sia arrivata da sola. E ora gli investigatori sono al lavoro per capire cosa sia successo: se la donna sia arrivata in auto, magari con qualcuno che conosceva e di cui si fidava, oppure se sia stata stordita e uccisa altrove e poi trasportata in mezzo ai boschi abruzzesi.  Gli investigatori stanno setacciando diversi casolari abbandonati tra Ascoli e Ripe di Civitella, in quanto voglionoverificare se il corpo sia stato nascosto dopo l’omicidio in un
posto diverso da quello dove è stato trovato ieri. Non si esclude che possa esservi stato trasportato all’alba di ieri.
Trovata nell’anniversario della nascita di Hitler. "Un atto di spietata barbarie che dovrebbe indirizzare le indagini delle autorità verso gli ambienti neonazisti più fanatici". E’ il commento di Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti del Gruppo EveryOne, che fa parte dell’organizzazione "United", impegnata a livello internazionale contro il riaffiorare del nazifascismo nel mondo. Da tempo il gruppo denuncia la crescita esponenziale dei gruppi di nostalgici del periodo delle camicie brune e nere. "Il crimine – dicono – sembra avere la matrice di un orrido culto della disumanità nazista e non è un caso che il corpo della povera Carmela sia stato trovato il 20 aprile, anniversario della nascita di Adolf Hitler.
«Vado in bagno» e svanisce. Carmela si era allontanata dal marito e dalla figlioletta, dicendo che doveva andare in bagno: ma non è andata in un chiosco bar vicino al pianoro che domina Ascoli, anche se il gestore ha notato la famigliola nell’area giochi. Il marito l’aveva attesa invano prima di dare l’allarme. La coppia, di origini napoletane, abita a Folignano. Secondo i familiari, la vita di Carmela-Melania non aveva ombre: aveva sofferto di depressione post parto ma ne era uscita. Le ricerche si sono svolte a vasto raggio con la partecipazione di carabinieri, polizia, vigili del fuoco, speleologi del Cai, Protezione civile e unità cinofile. Sono stati sentiti anche i pastori che pascolano i loro greggi a poca distanza da dove la donna è stata vista per l’ultima volta.
Il fratello in lacrime. "E’ inspiegabile, inspiegabile" ha detto sconvolto il fratello Michele che aveva anche lanciato un appello a Carmela tramite Pomeriggio 5. Tutte le ipotesi sono aperte, dal raptus di follia a possibili vendette dai contorni tutti da accertare.
Stesso luogo, analogo delitto. E a rendere la vicenda ancora più sinistra c’è anche una  singolare coincidenza: il punto in cui della donna si sono perse le tracce è poco distante dal Bosco dell’Impero dove il 5 gennaio scorso fu rinvenuto il cadavere di Rossella Goffo, la funzionaria della Prefettura di Ancona, anche lei scomparsa mesi prima, bruna e con i capelli lunghi come Carmela-Melania. Per il caso della Goffo c’è però un indagato per omicidio, l’operatore della questura di Ascoli Alvaro Binni, che proclama la sua innocenza.