Delitto Melania: concluso nella notte il colloquio con il marito. E' caccia al killer

TERAMO – Si è concluso dopo la mezzanotte il colloquo, in alcuni casi anche dai toni accesi, tra gli inquirenti e il marito di Carmela "Melania" Rea, la mamma 29enne scomparsa il 18 aprile e trovata uccisa nei pressi di Ripe di Civitella, massacrata con 35 coltellate. L’uomo, Salvatore Parolisi, sottufficiale dell’Esercito in servizio ad Ascoli Piceno, è stato sentito come persona informata sui fatti, e quindi senza la presenza di un legale, per fare il punto di un lungo sopralluogo condotto ieri con i magistrati delle procure di Ascoli e Teramo e con gli
investigatori. L’obiettivo, secondo fonti investigative, sarebbe stato di ricostruire il contesto familiare e sociale in cui si muoveva la coppia. Per questo era presente anche un parente del militare. I militari hanno anche ipotizzato con lui la presenza di uno ‘stalker’, ma lo stesso Parolisi lo ha escluso perchè, avrebbe detto, Melania in precedenza le aveva riferito alcuni episodi del genere e se ci fosse stato stavolta gilelo avrebbe detto. In casa gli inquirenti hanno anche sequestrato il computer della famiglia Parolisi, alla ricerca di eventuali contatti e chat che la donna avrebbe potuto frequentare. E’ stata insomma una lunga notte di lavoro al comando provinciale dei carabinieri di Ascoli dove sono state svolte attività di intelligence mirate per cercare di dipanare il giallo. Con il marito sono stati sentiti anche il fratello e il cognato alla presenza dei pm di Ascoli Umberto Monti, Carmine Pirozzoli e della collega della Procura di Teramo Greta Aloisi. Erano arrivati in caserma intorno alle 17:30 di ieri. Al termine dell’audizione nessun provvedimento di fermo è stato emesso nei confronti di alcuno. I magistrati hanno voluto cristallizzare una serie di punti emersi ieri durante i sopralluoghi a Ripe di Civitella dove è stato trovato il 20 aprile il cadavere della donna e a Colle San Marco, dove due giorni prima, il 18 aprile, Melania è
scomparsa mentre era in compagnia del marito Salvatore Parolisi e della loro bimba Vittoria di 18 mesi. I carabinieri stanno sentendo, e sentiranno nelle prossime ore, anche persone estranee alla famiglia della donna assassinata. Anche oggi e domani, Pasqua, proseguiranno senza sosta accertamenti tecnici, con particolare attenzione alle utenze telefoniche. Stamani verrà effettuato un ulteriore sopralluogo sul luogo della scomparsa, concentrato in particolare nel tratto di strada che Melania Rea ha percorso da sola per andare al bagno, prima di sparire nel nulla. Sul posto ancora i Ris e agenti della Guardia Forestale con i cani molecolari specializzati nell’individuazione di tracce di sangue. Verrà di nuovo controllata a fondo anche la zona alle spalle del cippo in ricordo dei Caduti della Seconda guerra mondiale, posizionato proprio all’inizio del pianoro di San Marco, a poche centinaia di metri dal parco giochi dove la famigliola si era fermata a giocare con la bambina. C’è attesa per conoscere i risultati dell’esame sul liquido trovato all’interno della siringa conficcata nel petto della vittima. Intanto è stato confermato che lunedì mattina la salma, riconsegnata alla famiglia dopo l’esame autoptico, partirà dall’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo per raggiungere Somma Vesuviana dove martedì mattina alle 11 di terranno i funerali.