TERAMO – "Sono disposto a dare anche il mio sangue per il Dna": lo ha detto Salvatore Parolisi, il marito di Carmela Melania Rea, ai microfoni de ‘La vita in diretta’ su Rai1. Parolisi ha già spontaneamente consegnato i vestiti che indossava il giorno della scomparsa della moglie e le chiavi dell’auto, che non è sotto sequestro. Sull’auto, peraltro, sono state trovate tracce ematiche sul sedile accanto a quello del guidatore. Parolisi non ha saputo dire come mai si trovino lì. Non ha escluso che possa averlo perso lui stesso durante le attività di addestramento delle soldatesse del vicino reggimento, dove insegna tecniche di movimento. Il marito di Melania parla anche di "grossa fiducia" nell’amico Raffaele, la guardia carceraria (tra le persone ‘attenzionate’ dagli inquirenti) che per primo lo aiutò nella ricerca della moglie. Il marito di Melania Rea ha detto di essere stato lui stesso a chiamarlo, prima ancora di avvisare i carabinieri, perchè essendo del posto forse avrebbe potuto conoscere qualcuno nelle forze di polizia, così che in questo modo la donna sarebbe stata cercata "più approfonditamente". Quanto alle altre persone ‘attenzionate’, c’è un po’ di confusione: "non so di chi si parli- ha detto in sostanza Parolisi – se della persona che la guardava quando Melania si affacciava sul terrazzo, o del marito di Sonia". Parolisi parla di Sonia Viviani, l’amica di Melania, intervistata ieri da Chi l’ha visto, che inviò l’ultimo sms a Melania. Intanto si è appreso che la guardia carceraria viene ascoltata in queste ore.
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