Robimarga, altre prove in mano al pm. Il riesame dice no al ricorso

TERAMO – La Procura di Teramo ha raccolto altre prove contro l’ex assessore all’Urbanistica, Corrado Robimarga. L’indiscrezione confermata in ambienti giudiziari, riguarda altre situazioni relative a visite effettuate in ambiente ospedaliero e mai segnalate alla Asl di appartenenza. Elementi che il sostituto procuratore Davide Rosati, che coordina le indagini del reparto operativo di Teramo, butta nel proprio fascicolo d’indagine, pronto a produrlo nell’eventuale futuro confronto dinanzi al giudice per le udienze preliminari contro l’ex componente dell’esecutivo comunale. E proprio oggi la stessa pubblica accusa segna un punto a favore, ottenendo dal tribunale del Riesame dell’Aquila il rigetto del ricorso presentato dalla difesa del medico teramano, teso all’annulamento del provvedimento di sospensione dal lavoro ospedaliero. Dunque l’interdizione per due mesi dall’attività professionale resta, nonostante le pesanti aspettative dei legali di Robimarga in un esito diverso dell’appello contro la decisione del gip di Teramo, adottata lo scorso 7 aprile. Mentre la difesa deve ricominciare daccapo nel modulare la propria strategia processuale, la procura va avanti nella serie di verifiche nell’ambito dell’inchiesta. Su questo fronte si attendono infatti gli interrogatori davanti al pm delle quattro persone indagate.