Bancatercas batte Caserta 88-77, teramani in A1

TERAMO – Tifo delle grandi occasioni al Palaska per sostenere la Bancatercas nell’ultima gara casalinga dinanzi al proprio pubblico in un match che significa tantissimo contro la Pepsi Caserta. Alla fine del primo quarto la Bancatercas conduce 22-14. In avvio di gara casertani più decisi che infilano un break di 8-0 dopo il canestro iniziale di Fletcher. Biancorossi in rimonta mai però sotto il -5. Il pari arriva all’8 con Fletcher (14-14) che dopo la tripla di Diener, lancia un break micidiale: il 13-0 vale il +8 alla fine del periodo. Teramo corre adesso spinta nella bolgia e fa anche +10 al 12′ con Fultz (26-16). Caserta si sveglia con lo schiaffio e recupera con un doppio Ere e resta attaccata (26-21). La serata è di quelle in cui occorre concentrazione e Teramo la mette tutta, anche nei cosiddetti ‘gregari’: è il tempo allora di un tonico Boscagin i cui cinque punti consecutivi permettono ai biancorossi di casa di recuperare il +10 (33-23) al 15′. Zoroski e compagni tirano meglio da tre ed è una tripla di Fultz che segna il primo vero solco della gara, sul 38-25 del 17′, che diventa +15 con i quattro liberi di Zoroski (42-27). Caserta non ci sta, tenta la reazione con Bowers e Jones, che rosicchiano il distacco fino al 42-30, ma il sigilloprima del riposo lungo è di Fultz ancora ai liberi. Teramo va al riposo sul +14 (44-30) ma conta Boscagin e Young con 3 falli. Fultz e Fletcher migliori realizzatori con 10 punti a testa. Se il campionato finisse qui, la Bancatercas sarebbe salva senza passare per il penultimo posto che significherebbe pagare i 500mila euro, perchè Brindisi al 20′ vince a Biella 30-28, condannando i piemontesi all’ultimo posto per via della classifica avulsa a tre. La partenza nella ripresa di Teramo è ancora più forte. Ci pena Zoroski a salire in cattedra con due triple consecutive: aggiunte al libero di Fletcher, fanno +19 in un amen (51-32). La squadra di Sacripanti si disunisce dinanzi ai colpi della Bancatercas che dimostra di voler a tutti i costi questa vittoria e subisce il contropiede di Davis che centra il gioco da 3 subendo anche il fallo (54-32 al 24′). Adesso è notte fonda per Caserta che però riesce a portare dalla sua parte almeno il conto dei falli: in soli 10 secondi infatti Davis commette due falli raggiungendo quota 4 ed è costretto a sedere in panchina. Dal -22 la Pepsi prova a rialzarsi, stringe la difesa e con Ere e Jones riprova a riaprire il match. Caserta torna per due volte a -14 (56-42 e 58-44). Sacripanti le prova tutte per ricombinare il suo quintetto, dentro di nuovo Koszarek ma il prodotto non cambia, anzi. Sul fronte opposto la regia di Fultz ‘libera’ Zoroski nel ruolo di guardia che colpisce con la quarta tripla della serata, bissato poco dopo dallo stesso Fultz: alla fine del terzo periodo,la Bancatercas è saldamente avanti (67-47). Inizia l’ultimo periodo, con Teramo che può permettersi anche il pesante carico di falli: fuori Young (5), Davis, Boscagin e Fletcher con 4, i biancorossi macinano gioco e punti spinti dall’ovazione del pubblico. Un’altra tripla di Fultz (15 punti per lui) fanno 70-49. Caserta è in balìa delle onde, nulla può contro il trio Fletcher-Zoroski-Fultz, con De La Fuente a rifnire con grande esperienza. Al 34′ è 75-51 e i cori sono tutti per Ramagli: la Bancatercas resta oper il momento saldamente in Serie A1. Al 35′ arriva anche il +27 (78-51), massimo vantaggio della gara, ancora per una ‘bomba’ di Zoroski (21 punti, 5 triple e 8 assist). Sul parquet è veramente accademia, mentre da Biella arriva la notizia del vantaggio piemontese a meno di 3 minuti dal termine: Brindisi è in virtualmente in Legadue. Fultz a canestro, 80-54. I casertani tornano sotto e lo fanno con un break di 11-0 che riporta la Pepsi a -13 (85-72) ma è Rodrigo De La Fuente a buttare acqua sul fuoco del ritorno bianconero e il finale di 88-77 dà il via alle danze, la Bancatercas resta in Serie A1 on il penultimo posto. A Biella finisce due minuti più tardi: vincono i piemontesi dell’altro teramano Cancellieri e Brindisi retrocede in Legadue.