Polemica in Consiglio sul Giro d'Italia. Cordoni: "Meglio usare quei soldi per lo sport teramano"

TERAMO – “In considerazione dei tempi di crisi che vive lo sport teramano non sarebbe stato più opportuno impegnare le risorse che stanziate dal Comune per ospitare la tappa del Giro d’Italia per dare una mano alle società sportive?” E’ questo il contenuto di un’interrogazione che il consigliere dell’Idv, Siriano Cordoni, ha rivolto all’attenzione del Consiglio comunale nel corso della seduta del Question Time ancora in corso di svolgimento. La tappa, come spiegato dall’assessore agli Eventi Guido Campana, è costata infatti all’ente 76mila euro, una cifra che per il sindaco e l’amministrazione giustifica le ricadute territoriali in termini di marketing, ma che non convince il consigliere Cordoni che si sarebbe invece aspettato una programmazione diversa in un momento in cui le migliori espressioni dello sport cittadino, il basket e la pallamano, anch’esse veicolo di promozione del territorio ed entrambe in serie A, gridano aiuto. “A questo si aggiunge che 26 mila euro sono stati attinti dal capitolo delle manutenzioni – ha detto ancora Cordoni – andando così a discapito dei servizi di pubblica utilità resi al cittadino”. Il consigliere Campana ha replicato che parte dei fondi sono stati attinti dalle manutenzione per via della competenza legata ai servizi tecnici e legistici della manifestazione che rientrano in quel capitolo. La seduta è stata utile inoltre alla minoranza per porre quesiti sul destino del patrimonio dell’ente, ma anche su questioni puramente “estetiche” sulle quali si è soffermato il consigliere Lino Befacchia (Città di Virtù). “Troppa anarchia in centro storico – ha denunciato Befacchia – le auto per il carico e scarico in sosta fino alle 11 sono incompatibili con il decoro urbano, così come incompatibili sono le buche “rattoppate” e i chioschi di piazza Garibaldi, ricettacolo notturno di “frequentazioni discutibili”. Befacchia ha ricordato a questo proposito che piazza Garibaldi è stata spesso teatro di risse e guerriglie tra gruppi di giovani di nazionalità diverse”. Questioni di “decoro” che hanno trovato il parere favorevole del sindaco Maurizio Brucchi, vincolato, per quanto riguarda il carico e scarico, dalle esigenze dei commercianti. “Sono momenti economici difficili – ha dichiarato Brucchi – e scelte più rigorose andrebbero in contrasto con gli operatori economici che ci chiedono indulgenza in una fase difficile. Sicuramente appena i tempi lo consentiranno daremo un giro di vite sugli orari consentiti per il carico e scarico. Certamente però l’arrivo delle telecamere previsto dopo l’estate ci consentirà una migliore disciplina della situazione”.