Elena è morta ma ha dato la vita ad altri quattro bimbi

ANCONA – Il cuore della piccola Elena ha salvato un bambino in attesa dell’organo nel Centro Trapianti di
Bergamo, il fegato è stato impiantato su un bimbo a Torino, i due reni, destinati a Roma, a quanto si è appreso verranno trapiantati su due piccoli pazienti dell’Ospedale Bambin Gesù. Così, dalla morte della bimba di 22 mesi lasciata per 5 ore un auto dal padre, a Teramo, hanno tratto nuova vita altri quattro bambini. Lo hanno voluto i
genitori di Elena, Chiara Sciarrini, incinta di un’altra bimba, e il marito Lucio Petrizzi, il papà disperato, difeso
strenuamente dalla moglie, che ai giornalisti ha detto: "Quello che è capitato a lui può capitare a ognuno di noi, perchè non ci si ferma mai". Il prelievo multiorgano, si legge in un bollettino diffuso dall’Ao Ospedali Riuniti di Ancona, si è concluso questa mattina alle 6. "Terminato il periodo di osservazione alle ore 23 di ieri, e dichiarata la morte della piccola, è partita la complessa organizzazione sanitaria per il prelievo multiorgano. Operazione
iniziata alle 2, in presenza di tutte le equipe coinvolte, giunte da varie parti d’Italia". I reni sono stati prelevati dal dottor Federico Mocchegiani della Clinica Epatobiliare e dei Trapianti degli Ospedali Riuniti di Ancona, per il prelievo del cuore è intervenuta una equipe chirurgica di Bergamo, per il fegato una equipe di Torino. "Ha seguito tutta l’operazione la dottoressa Francesca De Pace, Coordinatore Ospedaliero (Ospedali Riuniti di Ancona) per la donazione e i trapianti, in stretta collaborazione con il Nit di Milano (Nord Italla Transplant) per le ricerche necessarie e l’allocazione degli organi, con il Crt-Centro Regionale Trapianti diretto da Duilio Testasecca e con il direttore Medico dottor Leonardo Incicchitti, del Presidio materno infantile Salesi". Per le situazioni pediatriche, la lista dei pazienti in attesa è nazionale. La dottoressa Nadia Storti, della Direzione generale dall’Azienda Ospedali Riuniti, ha "seguito e coordinato tutta la situazione fin dall’arrivo della piccola al Salesi", il 18 maggio. "Assieme a tutta la comunità ospedaliera, è vicina alla famiglia e in particolar modo ai genitori, che pur nel loro immenso dolore, hanno dato il consenso alla donazione degli organi della piccola Elena".