Michele Placido racconta l'Abruzzo a piazza Martiri

TERAMO – Con l’obiettivo di rinsaldare la relazione culturale tra il Parco del Gran Sasso e il capoluogo teramano si terrà dal 27 al 29 maggio a piazza Martiri la manifestazione “Il Gran Sasso a Teramo”. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella Sala consiliare del Comune dal presidente del Parco, Arturo Diaconale, dall’assessore regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio e dal sindaco Maurizio Brucchi,che ha annunciato la volontà di «candidare la città quale ‘Porta del Parco’. In questo modo – ha aggiunto– Teramo coglierà pienamente il valore di risorsa che il Parco costituisce per il territorio». La manifestazione sarà inaugurata venerdì alle 18 con l’apertura dell’area produttori, nella quale i principali consorzi ed associazioni dell’area protetta presenteranno alcuni dei loro più apprezzati prodotti tipici. Seguiranno una performance del Laboratorio Danza Musiké ed un concerto dell’Orchestra da Camera Benedetto Marcello. La serata di sabato ospita due appuntamenti d’eccezione: alle 21 “Le meraviglie del Parco: uno spettacolo di luci che farà vivere sulla facciata del Duomo le immagini più suggestive dell’area protetta e, alle 22, “Recital”, in cui il grande attore Michele Placido canterà l’Abruzzo attraverso una scelta di brani letterari di celebri autori tra cui D’Annunzio e Flaiano, con l’accompagnamento musicale di Davide Cavuti e dell’Inspiration Ensemble e la partecipazione della cantante franco-senegalese Awa Ly. La serata di domenica vedrà in scena Antonella Ruggiero con il suo concerto “Souvenir d’Italie”, un progetto artistico in cui la cantante reinterpreta in chiave jazzistica canzoni composte tra il 1915 e il 1945, nel periodo tra le due guerre, accompagnata dal pianista teramano Paolo Di Sabatino, il contrabbassista Marco Siniscalco e il batterista Glauco Di Sabatino. Un plauso all’iniziativa del sindaco è stato espresso dall’assessore Di Dalmazio che ha ricordato come la tre giorni teramana sia «figlia di un’intesa che la Regione Abruzzo ha voluto avviare con le aree protette e il primo importante passo verso il rafforzamento di quel ruolo strategico di cerniera che Teramo gioca tra la montagna e la fascia costiera».