L'autonomia per superare la disabilità, l'impegno di Brucchi e Venturoni

TERAMO – Con l’intento di sviluppare le proprie attitudini e le capacità nei diversi settori il Centro di aggregazione “La Piazzetta” di Sant’Atto, gestito dalla della Fondazione Anffas Onlus di Teramo, accoglie al suo interno 28 giovani disabili ai quali ieri è stata portata la visita del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, e del capogruppo consiliare del PDL alla Regione, Lanfranco Venturoni. Accolti dal presidente della Fondazione, Enzo Di Emidio, dai ragazzi e dagli operatori socio-sanitari, i due hanno avuto modo di vedere da vicino direttamente le attività che vengono realizzate nel centro, nel quale è in svolgimento il progetto “Verso l’autonomia”. L’iniziativa, finanziata dalla Regione Abruzzo, si concentra sul coinvolgimento dei giovani disabili nei corsi di cucina, informatizzazione, ceramica, pittura, musica, giardinaggio. Il Centro offre simultaneamente ai giovani disabili sia l’assistenza sanitaria che quella di carattere sociale. I ragazzi provengono non solo dal capoluogo ma dall’intera provincia di Teramo e i risultati del progetto, che tra l’altro si sviluppa anche in attività turistiche, sportive e ludiche, si misurano sia in termini di acquisizione di importanti capacità di autonomia sia per ciò che attiene lo sviluppo di attività aggregative, spesso in casi simili nemmeno preventivabili. Il capogruppo Venturoni e il Sindaco Brucchi hanno verificato l’importanza e l’efficacia del progetto, rilevandone la validità. Proprio in ragione di ciò, ciascuno per la propria competenza, si faranno promotori delle opportune iniziative di carattere politico-amministrativo per garantire il prosieguo delle attività. “In qualità di primo cittadino del territorio in cui insiste una struttura di tale importanza e significato, mi sento direttamente chiamato ad adoperarmi affinché le attività possano proseguire ed intensificarsi. E’ mia premura – ha dichiarato il sindaco Brucchi – manifestare alle autorità regionali, e al governatore Gianni Chiodi, l’auspicio che il progetto ‘Verso l’autonomia’ possa proseguire. Ritengo che attività di tale importanza vadano sostenute, perché danno risposte reali, concrete a tanti giovani e a tante famiglie; perché hanno un valore simbolico e di esempio e perché soddisfano, contemporaneamente, sia le necessità di natura sanitaria che quelle di carattere sociale, cui spesso non si riesce a dare adempimento nell’articolata maniera che, come in questo caso, dà invece risultati eccezionali”.